venerdì 4 dicembre 2020

Maria Cristina Cella Mocellin

Cari figli, per poter essere miei apostoli e per poter aiutare tutti coloro che sono nella tenebra a conoscere la luce dell’amore di mio Figlio, dovete avere cuori puri ed umili. Non potete essere d’aiuto affinché mio Figlio nasca e regni nei cuori di coloro che non lo conoscono, se Egli non regna, se non è il Re nel vostro cuore. Io sono con voi, cammino con voi come Madre, busso ai vostri cuori: non possono aprirsi, perché non sono umili. Io prego - ma pregate anche voi, figli miei amati, - affinché possiate aprire a mio Figlio cuori puri ed umili e ricevere i doni che vi ha promesso. Allora sarete guidati dall’amore e dalla forza di mio Figlio. Allora sarete miei apostoli, che diffonderanno ovunque attorno a loro i frutti dell’amore di Dio. A partire da voi e attraverso di voi agirà mio Figlio, perché sarete una cosa sola. A questo anela il mio Cuore materno: all’unità di tutti i miei figli per mezzo di mio Figlio. Con grande amore benedico e prego per gli eletti di mio Figlio: per i vostri pastori. Vi ringrazio. (Messaggio del 2 Gennaio 2014 a Mirjana).

Mariacristina Cella Mocellin nasce a Cinisello Balsamo il 18 agosto 1969. Da ragazza frequenta assiduamente l'oratorio della comunità cristiana della Sacra Famiglia in Cinisello, ove si impegna come catechista e animatrice. Frequenta il liceo linguistico Regina Pacis a Cusano Milanino e si iscrive all'Università Cattolica di Milano alla facoltà di Lingue. Il 2 febbraio 1991 Cristina sposa Carlo Mocellin, stabilendosi a Carpanè, in provincia di Vicenza. In dicembre nasce Francesco, a luglio del 1993 nasce Lucia e un anno dopo Riccardo. Durante la terza gravidanza ricompare il tumore, di cui Mariacristina aveva già  sofferto a 18 anni. Cristina, con Carlo, decide di sottoporsi solo alle cure mediche che non avrebbero messo a rischio la vita di Riccardo. La malattia si aggrava e la vita di Cristina diventa un calvario fino al 22 ottobre 1995, quando Dio Padre la chiama a sé. (Maria Cristina Cella Mocellin).

Cari figli, Dio Padre mi manda affinché vi mostri la via della salvezza, perché Egli, figli miei, desidera salvarvi e non condannarvi. Perciò io come Madre vi raduno attorno a me, perché col mio materno amore desidero aiutarvi a liberarvi dalla sporcizia del passato, a ricominciare a vivere e a vivere diversamente. Vi invito a risorgere in mio Figlio. Con la confessione dei peccati rinunciate a tutto ciò che vi ha allontanato da mio Figlio ed ha reso la vostra vita vuota e infruttuosa. Dite col cuore “sì” al Padre ed incamminatevi sulla strada della salvezza su cui Egli vi chiama per mezzo dello Spirito Santo. Vi ringrazio! Io prego particolarmente per i pastori, perché Dio li aiuti ad essere accanto a voi con tutto il cuore. (Messaggio del 2 Maggio 2011 a Mirjana).

Il 24 settembre 1995 Maria Cristina, all'ospedale di Marostica, ormai consapevole che dovrà morire (morirà un mese dopo), scrive al figlio Riccardo che aveva pochi mesi: "Caro Riccardo, tu devi sapere che non sei qui per caso. Il Signore ha voluto che tu nascessi nonostante tutti i problemi che c'erano.. quando abbiamo saputo che c'eri, ti abbiamo amato e voluto con tutte le nostre forze. Ricordo il giorno in cui il dottore mi disse che diagnosticavano ancora un tumore all'inguine. La mia reazione fu quella di ripetere più voite: "Sono incinta! Sono incinta! Ma io dottore sono incinta!”. Per far fronte alle paure di quel momento ci venne data una forza smisurata di volontà di averti. Mi opposi con tutte le mie forze al rinunciare a te, tanto che il medico capi tutto e non aggiunse altro. Ora, Riccardo, sei un dono per noi. Quella sera in macchina di ritorno dall'ospedale, quando ti muovesti per la prima volta sembrava che tu mi dicessi: "Grazie mamma che mi vuoi bene!'. E come potremmo non volertene? Tu sei prezioso, e quando ti guardo e ti vedo così bello, vispo, simpatico.. penso che non c'è sofferenza al mondo che non valga la pena per un figlio". (La lettera di Cristina al figlio Riccardo).

Cari figli! Questo tempo sia per voi un' esortazione alla conversione personale. Figlioli, pregate nella solitudine lo Spirito Santo affinché vi rafforzi nella fede e nella fiducia in Dio per poter essere i degni testimoni dell'amore che Dio vi regala attraverso la mia presenza. Figlioli, non permettete che le prove vi induriscano il cuore e che la preghiera sia come un deserto. Siate il riflesso dell'amore di Dio e testimoniate Gesù Risorto con le vostre vite. Io sono con voi e vi amo tutti con il mio amore materno. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Messaggio del 25 Aprile 2020).

Io e Cristina quando ci siamo salutati ci siamo dati appuntamento per l'eternità. Le ho detto che a malapena saprò fare il papà e a lei di fare la mamma da lassù. E lo sta facendo egregiamente da ventiquattro anni. Il giorno in cui l'ho lasciata andare, a Dio ho chiesto che, quando sarà, possa esserci l'incontro tra me e Cristina, e insieme, in due, andare da Lui. So che il Matrimonio sarà un legame diverso da come lo abbiamo vissuto sulla terra, ma se lo pensa il Padre Eterno, sarà senz'altro qualcosa di bello e di grande! Maria Cristina si spegne il 22 ottobre 1995 ad appena 26 anni, non prima di aver dato appuntamento al marito Carlo nell'eternità. (L'Addio tra Cristina e il marito Carlo).

Cari figli! In questo tempo inquieto in cui il diavolo miete le anime per attirarle a sé, vi invito alla preghiera perseverante affinché nella preghiera scopriate il Dio d' amore e di speranza. Figlioli, prendete la croce fra le mani. Essa sia per voi d'incoraggiamento che l'amore vince sempre in modo particolare adesso che la croce e la fede sono rifiutate. Voi siate il riflesso e l'esempio con le vostre vite che la fede e la speranza sono ancora vive ed è possibile un nuovo mondo di pace. Io sono con voi e intercedo per voi davanti a mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Messaggio del 25 Luglio 2020).



Se cercate di essere buoni, potete essere santi, anche se non pensate questo di voi


Oggi vi invito a pregare ancora di più finché nel vostro cuore sentiate la santità del perdono. Nelle famiglie ci deve essere la santità perché figlioli, non c’è futuro per il mondo senza amore e santità, perché nella santità e nella gioia voi vi donate a Dio Creatore il quale vi ama con amore immenso. Per questo mi manda a voi. (Tratto dal messaggio del 25 Gennaio 2020).

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