Vergine Santa, conforto degli afflitti e madre di consolazione, a voi gridiamo dal fondo delle nostre tribolazioni: Abbiate pietà di noi poveri infelici, che a voi la domandiamo. O Maria, questo è il momento di mostrare, come è giusto il nome, con cui vi invochiamo nostra madre. Dimenticaste voi quelle ultime parole del vostro Gesù dalla Croce, quella voce moribonda, quegli estremi sospiri, coi quali a voi ci consegnava come figli? O cara Madre udite il gemito di noi poveri peccatori sì, ma figli vostri. Se voi non ci consolate, a chi potremo noi domandare soccorso? Deh voi dunque parlate di noi al vostro Gesù con quell'amore che sempre lo vince. Nel vostro seno deponiamo le nostre lacrime: da voi aspettiamo la nostra consolazione; e quando pure sapessimo che voi ce la negaste, ancora rimarremo ai vostri piedi gridando: Madre, consolateci, che siamo vostri figli. (Preghiera in tempo di tribolazioni).
Coraggio figlioli! Ho deciso di guidarvi sulla via della santità. Rinunciate al peccato e incamminatevi sulla via della salvezza, la via che ha scelto mio Figlio. Attraverso le vostre tribolazioni e sofferenze Dio troverà per voi la via della gioia. Perciò, figlioli, pregate. Noi vi siamo vicini col nostro amore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Messaggio del 25 marzo 2006).
O Gesù, Dio di pace, gettate uno sguardo di misericordia su questa terra infelice; mirate quante lacrime si versano nelle famiglie anche più innocenti. Se avete scritto nei vostri decreti questo dolore, ricordatevi che siamo figli, che per questo vi fermaste in mezzo a noi sull'altare. Pronunciate, o Signore, un'altra volta quella parola potente che nel furore della tempesta fece tacere i venti, ricompose le onde agitate, rese tranquillo e sereno il cielo. Allora vedremo rifiorire questa terra e, mossi da viva gratitudine, verremo al vostro altare per ringraziarvi con fede più viva, più sicura speranza ed amore più riconoscente. (Preghiera In tempo di pubbliche calamità).