C’erano una volta, gli ulivi, degli alberi dritti e lisci come il pioppo, i più maestosi tra gli alberi del bosco.
Quando Gesù fu condannato alla crocifissione, il sommo sacerdote di Gerusalemme Caifa, mandò alcune guardie a cercare delle travi per farne la croce. Queste andarono verso il bosco a trovare l’albero giusto.
Il bosco, cominciò ad agitarsi, come colpito da un uragano. Era giunta voce che i due tipacci si stessero avvicinando. Gli alberi invocavano la morte, chiamavano su di sé il fulmine, chiedevano di diventare cenere. Non volevano essere parte di questa brutta azione, non volevano donare il loro legno per costruire la croce.
Quando le guardie giunsero al bosco, un gran silenzio pesava intorno: non si muoveva una foglia, e non si sentiva uccello cantare. Ogni albero pregava il cielo che gli fosse risparmiato un così terribile destino.
All’improvviso iniziarono a gemere tutti insieme, a piegarsi, a torcersi, a sprofondare in un susseguirsi di convulsioni, come se un vento fortissimo stesse squassando i loro rami e foglie. Quasi volessero nascondersi, coprirsi. Si piegarono e si torsero talmente che i rami si spezzarono e il tronco si piegò spaccando la corteggia. Quegli alberi che prima erano dritti e imponenti, adesso sembravano grigi e mostruosi.
I soldati non riuscirono a trovare un solo tronco dritto, utile a costruire una croce. Cambiarono quindi zona. Andarono dunque in un altro bosco dove c’erano le palme dai lunghi tronchi. Anche le palme però si agitarono, tanto da perdere le lunghe foglie, fino a svuotarsi dall’interno. Le guardie dovettero dunque cambiare di nuovo bosco.
Alla fine, la scelta delle guardie cadde su una quercia.
Da allora le palme danzano felici sventolando le foglie al vento.
Gli olivi continuarono a crescere contorti e spaccati per ricordare agli uomini l’orrore evitato, e piansero tanto.
Il buon Padre Creatore commosso dall’animo buono dell’ulivo, trasformò le loro lacrime in gocce verdi chiamate olive. Queste gocce, dal quale si può ricavare l’olio, era molto utile e importante per gli uomini, perché l’olio nutre, abbellisce, allevia i dolori, e dona la benedizione ai morenti. (Un Albero per la Croce).
Cari figli, anche oggi desidero invitarvi a prendere e vivere sul serio i messaggi che vi do. Cari figli, a causa vostra sono restata così a lungo per aiutarvi a mettere in pratica tutti i messaggi che io vi do. Perciò, cari figli, vivete con amore verso di me tutti i messaggi che io vi do. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! (Messaggio del 30 Ottobre 1986 a Mirjana).
Cari figli, vi invito che questo tempo sia per voi un incentivo ancor più forte alla preghiera. In questo tempo, figlioli, pregate affinché Gesù nasca in tutti i cuori, particolarmente in quelli che non lo conoscono. Siate amore, gioia e pace in questo mondo senza pace. Io sono con voi e intercedo presso Dio per ognuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Messaggio del 25 Novembre 2003 a Mirjana).
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