venerdì 8 settembre 2023

"Io sono sempre accanto ai vostri pastori e prego che siano sempre per voi un esempio di umiltà!"

Cari figli! Come madre desidero esservi d’aiuto. Con il mio amore materno desidero aiutarvi ad aprire il vostro cuore perché in esso mettiate il mio Figlio al primo posto. Desidero che, attraverso il vostro amore per mio Figlio ed attraverso la vostra preghiera, vi illumini la luce di Dio e vi riempia la misericordia di Dio. Desidero che in questo modo si allontani la tenebra e l’ombra di morte che vuole circondarvi e sedurvi. Desidero che sentiate la gioia della benedizione della promessa di Dio. Voi, figli dell’uomo, voi siete i figli di Dio, voi siete i miei figli. Perciò, figli miei, camminate per le vie sulle quali vi guida il mio amore, vi insegna l’umiltà, la sapienza e trova la via verso il Padre Celeste. Pregate con me per coloro che non mi accettano e non mi seguono, per coloro che, a causa della durezza del loro cuore, non possono sentire la gioia dell’umiltà, della devozione, della pace e dell’amore – la gioia del mio Figlio. Pregate perché i vostri pastori con le loro mani benedette vi diano sempre la gioia della benedizione di Dio. Vi ringrazio. (Messaggio del 18 marzo 2014 di Mirjana).

Cari figli, io, Madre di voi radunati qui e Madre del mondo intero, vi benedico con la benedizione materna e vi invito ad incamminarvi sulla via dell'umiltà. Quella via porta alla conoscenza dell’amore di mio Figlio. Mio Figlio è onnipotente, Egli è in tutte le cose. Se voi, figli miei, non comprendete questo, allora nella vostra anima regna la tenebra, la cecità. Solo l’umiltà può guarirvi. Figli miei, io ho sempre vissuto umilmente, coraggiosamente e nella speranza. Sapevo, avevo compreso che Dio è in noi e noi in Dio. Chiedo lo stesso a voi. Voglio tutti voi con me nell’eternità, perché voi siete parte di me. Nel vostro cammino io vi aiuterò. Il mio amore vi avvolgerà come un manto e farà di voi apostoli della mia luce, della luce di Dio. Con l’amore che proviene dall’umiltà, porterete la luce dove regna la tenebra, la cecità. Porterete mio Figlio, che è la luce del mondo. Io sono sempre accanto ai vostri pastori e prego che siano sempre per voi un esempio di umiltà. Vi ringrazio. (Messaggio del 2 luglio 2014 di Mirjana).

“Padre Pio, cos’è per te la Messa?”
Padre Giovanni da Baggio domanda a Padre Pio: «Durante la Messa soffri dolori più intensi?». Col capo fa cenno di sì. «Ricevi intera la Passione di Gesù?». Si mette la testa fra le mani, i gomiti li appoggia sul banchino e con espressione di intensa concentrazione spirituale dolorosa dice: «Ah! Se l’avessi saputo!». «Che cosa? Ti sei forse pentito di essere fatto Sacerdote?».
Mi guarda con occhi illuminati da una luce indefinibile e non risponde. «E allora?», insisto io. «Se avessi avuto da studente la cognizione che ho ora, mi sarei ritirato in un deserto e non mi sarei fatto ordinare Sacerdote». «Ma insomma cos’è per te il Sacerdozio? Eppure celebrare per me è una gioia!». Ed egli mi guarda con sorriso velato di intensa tristezza. Ed io: «E tu soffri?». «Sì». «E allora cos’è per te la Messa?». «Te lo dice l’altare: basta pensare a ciò che avviene lì sull’altare». E ripete: «Se l’avessi saputo prima, non mi sarei fatto consacrare!».
Poi mi dice: «Ama Gesù; amalo tanto: ma per questo, ama di più il sacrificio. Amore vuole essere amaro». «Che cosa intendi per sacrificio?». «Intendo che eviti i peccati veniali e le imperfezioni: non bugie, non impazienze: se ti pungono, stai zitto, per amore di Dio»...
Stasera è ritornato nella mia cella alla solita ora delle 5. Mi ha detto di essere più umile: «La superbia in te trasuda da tutti i pori del tuo corpo». Mi sono messo a ridere, ma gli ho dato ragione, perché è vero. «E che cosa debbo fare per vincermi?». «Controllo e ripulsa». «E tu come fai per vincere la superbia?».
Ha risposto: «Io non sono come mi ha fatto il Signore, ma sento che mi dovrei sforzare di più a fare un atto di superbia che un atto di umiltà. Perché l’umiltà è la verità: e la verità è che io sono nulla e tutto quello, che di buono è in me, è di Dio. E spesso noi sciupiamo anche quello che di buono Dio ha messo in noi. Quando vedo che la gente a me chiede qualche cosa, non penso a quello che posso dare, ma a quello che non so dare, e per cui tante anime restano sitibonde, per non avere io saputo dare a loro il dono di Dio. In verità, noi Sacerdoti dovremmo vergognarci delle nostre superbie. Pensare che ogni mattina Gesù fa l’innesto di sé in noi, ci pervade tutti, ci dona tutto, dovrebbe dunque spuntare in noi il ramo o il fiore dell’umiltà. Viceversa, il diavolo, che non può innestarsi in noi così profondamente, come Gesù, ecco che fa subito germogliare i suoi virgulti di superbia. Questo non ci fa onore. Bisogna dunque combattere e sforzarci di salire. È vero: in cima non arriveremo mai, senza un incontro con Dio. Per incontrarci noi dobbiamo salire e Lui discendere. Ma quando non possiamo più, allora, nella fermata, umiliamoci e in questa umiltà ci incontreremo con Dio, perché Egli discende nel cuore umile». (Padre Giovanni da Baggio, “Padre Pio visto dall’interno” pp. 56-57; 61-62).

Cari figli, vi invito ad essere nello spirito una cosa sola con mio Figlio. Vi invito affinché, attraverso la preghiera e per mezzo della Santa Messa, quando mio Figlio si unisce a voi in modo particolare, cerchiate di essere come Lui. Affinché siate, come Lui, sempre pronti a compiere la volontà di Dio, e non a chiedere che si realizzi la vostra. Perché, figli miei, per volontà di Dio siete ed esistete ma, senza la volontà di Dio, siete un nulla. Io, come Madre, vi chiedo di parlare della gloria di Dio con la vostra vita, perché in questo modo glorificherete anche voi stessi, secondo la sua volontà. Mostrate a tutti umiltà ed amore verso il prossimo. Per mezzo di questa umiltà e di questo amore, mio Figlio vi ha salvato e vi ha aperto la via verso il Padre Celeste. Io vi prego di aprire la via verso il Padre Celeste a tutti coloro che non l'hanno conosciuto e non hanno aperto il proprio cuore al suo amore. Con la vostra vita aprite la via a tutti coloro che stanno ancora vagando in cerca della verità. Figli miei, siate miei apostoli che non hanno vissuto invano. Non dimenticate che verrete davanti al Padre Celeste e gli parlerete di voi. Siate pronti! Di nuovo vi ammonisco: pregate per coloro che mio Figlio ha chiamato, ha benedetto le loro mani e li ha donati a voi. Pregate, pregate, pregate per i vostri pastori. Vi ringrazio. (Messaggio del 2 aprile 2013 di Mirjana).






Satana cerca di distruggere in voi tutto ciò che ho costruito in questi anni: non glielo permettete! Pregate e amatevi gli uni gli altri! Voi potrete vincere satana solo per mezzo della preghiera, dell’amore, dell’umiltà e dell’abbandono totale a Dio e non con le vostre forze e con l’orgoglio umano perché Satana gode quando vi sentite orgogliosi e quando vi fidate delle vostre forze. (Messaggio del 13 dicembre 1984).

Bacheca Informazioni

Nessun commento:

Posta un commento