venerdì 1 maggio 2020

Sara prega per noi!

Sara nasce a Perugia il 31 dicembre 2002, secondogenita di Anna Armentano e di Michele Mariucci, originari di Gubbio. La sua storia si svolge nell'arco di due mesi: dal luglio 2006 all'agosto 2006. La storia sta nell'incontro che ebbe, si presume nel luglio 2006, con la Madonna e nel racconto che di quell'incontro fece alla madre la sera del 4 agosto alle ore 21. Il 4 agosto Anna, con il marito e i due figli, era ospite della sorella Rosa a Francavilla Marittima, in provincia di Cosenza, per le vacanze estive, come ogni anno. «Eravamo abbracciate – ricorda mamma Anna – e io la coccolavo un po'. Fuori c'era aria di tempesta e il cielo era squarciato da grossi lampi seguiti da fragorosi tuoni. Mentre la tenevo tra le braccia, Sara mi disse: – Mamma, mi racconti una storia?». Anna rispose così: «Amore, siamo state tutt'oggi al mare, la mamma è stanca, te la racconta domani. Ora dormiamo». Le diede un bacio e la tenni stretta. Dopo qualche minuto di silenzio, durante il quale pensava che si fosse addormentata, sentì la sua vocina che diceva: Quando ero piccola piccola ero in un posto lontano lontano, meraviglioso, su una nuvoletta. – E con chi eri? – Con Mamma Morena. – E chi è Mamma Morena? – È l’altra mia Mamma. – L’altra tua mamma? Com'è questa Mamma Morena? – È buonissima. – Più buona di mamma Anna? – Sì. – Davvero, sei sicura? – Sì. – E di che colore ha i capelli? – Blu. – E gli occhi? – Castani come i miei. – E tu lasceresti mamma Anna per andare con Mamma Morena? – Sì. – Rispose con un sorriso che le illuminò il viso, lasciandomi senza parole. – Dormiamo ora… buonanotte – le sussurrai. «Dopo un po’ – ricorda Anna – sentii il suo respiro profondo: dormiva. 
Turbata raggiunsi Michele e mia sorella e dissi loro del racconto di Sara». La donna ha sottolineato che non aveva mai sentito parlare di Mamma Morena e che nessuno, in famiglia, né conoscenti, portavano quel nome. Anche la mattina seguente, il 5 agosto, mentre giocava sulla sabbia in spiaggia al villaggio “Stella Maris”, la piccola Sara tornò a nominare Mamma Morena. Io le dissi: – Sara, non stare seduta sulla sabbia, su, che ti debbo mettere il costumino. Lei mi rispose: – Mamma Morena non mi sgrida. Poco dopo la bambina, mentre era con i genitori al tavolo del bar, si allontanò verso le motociclette per bambini che erano su una pedana metallica: improvvisamente andarono in cortocircuito mentre la piccola Sara si trovava sulla piattaforma metallica. Inutili i soccorsi. Fu una tragedia indescrivibile. I funerali si svolsero il 7 agosto alla chiesa di San Martino in Colle a Gubbio. Il giorno seguente, 8 agosto, Michele decise di fare ricerche tramite internet sul nome Morena e trovò che in Bolivia, a Copacabana, esiste un santuario dedicato alla Madonna Morena, che si festeggia proprio il 5 agosto, il giorno in cui la piccola confessò alla madre di Mamma Morena. La mattina dopo sarebbe morta fulminata. Nel settembre 2006 Michele e Anna con la sorella Rosa, si recano in pellegrinaggio a Copacabana nel santuario della Madonna Morena e ne avevano portato la piccola statua in dono alla parrocchia di San Martino in Colle. (Sara Mariucci).

Desidero che mi amiate, perché io vorrei entrare nei vostri cuori. Per consentirmi questo è necessario che vi comportiate come dei bambini piccoli. Quelli che non possono venire agli incontri regolarmente, vengano almeno quando è possibile. E se proprio non possono venire, preghino a casa propria il rosario di Gesù. (Messaggio dato al gruppo di preghiera del 30 settembre 1984).

Cari figli, quando sulla terra viene a mancare l’amore, quando non si trova la via della salvezza, io, la Madre, vengo ad aiutarvi a conoscere la vera fede, viva e profonda; ad aiutarvi ad amare davvero. Come Madre, anelo al vostro amore reciproco, alla bontà e alla purezza. È mio desiderio che siate giusti e che vi amiate. Figli miei, siate gioiosi nell'animo, siate puri, siate bambini! Mio Figlio ha detto che ama stare tra i cuori puri, perché i cuori puri sono sempre giovani e lieti. Mio Figlio vi ha detto di perdonare e di amarvi. So che non è sempre facile: la sofferenza fa sì che cresciate nello spirito. Per crescere il più possibile spiritualmente, dovete perdonare ed amare sinceramente e veramente. Molti miei figli sulla terra non conoscono mio Figlio, non lo amano. Ma voi, che amate mio Figlio e lo portate in cuore, pregate, pregate e, pregando, percepite mio Figlio accanto a voi: la vostra anima respiri il suo Spirito! Io sono in mezzo a voi e parlo di piccole e grandi cose. Non mi stancherò di parlarvi di mio Figlio, amore vero. Perciò, figli miei, apritemi i vostri cuori, permettetemi di guidarvi maternamente. Siate apostoli dell’amore di mio Figlio e del mio. Come Madre vi prego: non dimenticate coloro che mio Figlio ha chiamato a guidarvi. Portateli nel cuore e pregate per loro. Vi ringrazio! (Messaggio straordinario dato a Mirjana del 2 gennaio 2018).

Cari figli, oggi vi benedico in modo speciale con la mia benedizione materna, e intercedo per voi presso Dio perché vi doni la conversione del cuore. Vi invito da anni e vi esorto ad una vita spirituale profonda, nella semplicità. Ma voi siete così freddi! Perciò, figlioli, vi prego di accogliere e vivere i messaggi sul serio, perché la vostra anima non sia triste quando non sarò più con voi e quando non vi guiderò più come bambini insicuri nei primi passi. Per questo, figlioli, leggete ogni giorno i messaggi che vi ho dati e trasformateli in vita. Vi amo, e perciò vi invito tutti sul cammino della salvezza con Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! (Messaggio del 25 dicembre 1989).






Desidero che mi amiate, perché io vorrei entrare nei vostri cuori. Per consentirmi questo è necessario che vi comportiate come dei bambini piccoli. (Tratto dal messaggio dato al gruppo di preghiera del 30 settembre 1984).

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