venerdì 2 ottobre 2020

La vera essenza dell'amore!

L'amore è come la luce, ogni qualvolta proviamo a prenderla in mano essa ci sfugge. È una parola che sovente pende dalle nostre labbra, eppure spesso ci rende muti. Ci sembra così familiare, anche se, scoraggiati, quotidianamente non ne riconosciamo il volto. Possiamo osservare che il tempo in cui viviamo spesso ci presenta un tipo di amore che deve necessariamente essere ricco di energia emotiva, concentrato nelle numerose esperienze forti che, una volta terminate, ci buttano a terra e lasciano un vuoto ancora più profondo di prima; nonostante ciò qualcuno potrebbe dire: "Comunque meglio amare piuttosto che non amare". Tali esperienze, dato che le nostre passioni sono così invasive, di solito ignorano un progetto concepito quando ancora il tempo non c'era, quando il Padre generava il Figlio nel suo eterno progetto d'amore, che è lo Spirito Santo. Il Padre spirava l'amore verso il Figlio e il Figlio verso il Padre, e così crearono il mondo nella loro eterna danza d'amore. Quando parliamo d'amore, oppure amiamo, attingiamo alla fonte che è l'immagine stessa della Santissima Trinità scolpita nel cuore dell'uomo sin dalla creazione. 
Qualsiasi altro amore, se non è basato su questa immagine, recede molto facilmente in un'idolatria d'altri o di se stessi. La prima caratteristica dell'amore infatti è la capacità di trascendere non solo se stessi, ma anche omnia facta (tutto il creato), e questo è un puro dono della fede. 
Il cuore umano infermo è in costante ascesa, spesso aggravato dall'amor proprio, quindi è in gemito e lotta per non ripiegarsi di nuovo su se stesso. Solo i puri vedono Dio. Oggi la virtù della purezza sembra tutta contraria all'amore; se ne parla come conseguenza di "famose" inibizioni, blocchi di cui bisogna liberarsi. 
Ma spesso anche tra i cristiani la purezza è interpretata come un optional, come se il corpo non fosse un santuario in cui abitiamo, o meglio, una casa che non deve essere ordinata. (La vera essenza dell'amore - Eco di Medjugorje nr.156).

Rivolgetevi al mio Cuore Immacolato con queste parole di consacrazione: "O Cuore Immacolato di Maria, ardente di bontà, mostra il tuo amore verso di noi. La fiamma del tuo Cuore, o Maria, scenda su tutti gli uomini. Noi ti amiamo tanto. Imprimi nei nostri cuori il vero amore così da avere un continuo desiderio di te. O Maria, umile e mite di cuore, ricordati di noi quando siamo nel peccato. Tu sai che tutti gli uomini peccano. Donaci, per mezzo del tuo Cuore Immacolato, la salute spirituale. Fa' che sempre possiamo guardare alla bontà del tuo Cuore materno e che ci convertiamo per mezzo della fiamma del tuo cuore. Amen". (Messaggio dato al gruppo di preghiera del 28 novembre 1983).

Ai primi direi che il vero blocco che ci portiamo dietro è la colpa storica che i nostri primi antenati ci hanno tramandato, finché Gesù di Nazareth non la prese sulle sue spalle: Egli consumò nel fuoco del suo amore, acceso con il legno della croce, la colpa di cui, comunque, soffriamo gli effetti. 
A noi dare il nostro fiat qui nel tempo per goderne il premio nell'eternità. Ai secondi direi, inoltre, che solo le virtù lavano il nostro cuore e che noi cristiani non possiamo vivere un dualismo di fede, come se il corpo appartenesse ad una realtà e lo spirito ad un'altra. 
E' chiaro quindi che l'amore è basato su una eterna verità ed è menzognero e confuso quando è ridotto ad un oscuro labirinto di emozioni umane. Le emozioni non sono sottovalutate nella concezione cristiana dell'amore. È vero infatti che il più grande gesto d'amore conosciuto dall'uomo è la passione di Gesù. 
Dobbiamo solo interrogarci sull'intensità della nostra oblazione; se siamo capaci di offrire le nostre primizie a Dio possiamo dire di essere figli di Abramo nella fede. Il desiderio d'amore è presente in ogni uomo, in quello cristiano e in quello non cristiano. 
Diceva Sant'Agostino: "Desideravo solo amare ed essere amato". Naturalmente è un desiderio che si riferisce non ad un individuo qualsiasi, ma ad una persona che sappia amarci secondo il nostro cuore. 
La nostalgia che sentiamo nel cuore anche dopo avere raggiunto tutto quello che sembrava soddisfare il nostro "desiderare", indica che il guaio dell'uomo moderno non è il non volere amare, ma il non sapere chi amare, né dove può "riposare" il suo cuore. 
In questa condizione l'uomo è senza "patria" ed è destinato a vagare da un'esperienza all'altra. Magari noi cristiani potessimo essere segno di speranza per il mondo che non conosce la sua meta! 
La Madonna a Medjugorje dice che i non credenti sono quelli che non conoscono l'amore di Dio che, in realtà, è il vero oggetto di tutti i loro desideri. Sta a noi essere come Maria, puri e trasparenti dell'amore di Dio: lei è la Luna che prende tutta la sua luce dal Sole, che è Gesù. (La vera essenza dell'amore - Eco di Medjugorje nr.156).

Questa sera desidero insegnarvi a meditare sull'amore. Innanzitutto riconciliatevi con tutti andando col pensiero alle persone con le quali avete difficoltà di rapporto e perdonatele: poi davanti al gruppo riconoscete queste situazioni e chiedete a Dio la grazia del perdono. In questo modo, dopo che avete aperto e “pulito” il vostro cuore, tutto quello che chiedete al Signore vi sarà dato. Chiedetegli in particolare i doni spirituali che vi sono necessari affinché il vostro amore sia completo. (Messaggio dato al gruppo di preghiera del 25 gennaio 1984).

Cari figli, voi siete la mia forza. Voi, apostoli miei, che, con il vostro amore, l’umiltà ed il silenzio della preghiera, fate in modo che mio Figlio venga conosciuto. Voi vivete in me. Voi portate me nel vostro cuore. Voi sapete di avere una Madre che vi ama e che è venuta a portare amore. Vi guardo nel Padre Celeste, guardo i vostri pensieri, i vostri dolori, le vostre sofferenze e le porto a mio Figlio. Non abbiate paura! Non perdete la speranza, perché mio Figlio ascolta sua Madre. Egli ama fin da quando è nato, ed io desidero che tutti i miei figli conoscano questo amore; che ritornino a lui coloro che, a causa del loro dolore e di incomprensioni, l’hanno abbandonato e che lo conoscano tutti coloro che non l’hanno mai conosciuto. Per questo voi siete qui, apostoli miei, ed anch'io con voi come Madre. Pregate per avere la saldezza della fede, perché amore e misericordia vengono da una fede salda. Per mezzo dell’amore e della misericordia aiuterete tutti coloro che non sono coscienti di scegliere le tenebre al posto della luce. Pregate per i vostri pastori, perché essi sono la forza della Chiesa che mio Figlio vi ha lasciato. Per mezzo di mio Figlio essi sono i pastori delle anime. Vi ringrazio! (Messaggio straordinario dato a Mirjana del 2 marzo 2015).



Lui che poteva fare tutto con la forza ha scelto l’amore dando l’esempio a voi


Cari figli, in questo tempo di grazia vi invito di nuovo alla preghiera e alla rinuncia. Che la vostra giornata sia intessuta di piccole ardenti preghiere per tutti coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Messaggio del 25 Febbraio 2008).

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