giovedì 9 maggio 2024

"Pregate affinché abbiano sempre la forza e il coraggio di risplendere della luce di mio Figlio!"

Cari figli desidero operare attraverso di voi, miei figli, miei apostoli, per radunare alla fine tutti i miei figli là dove tutto è pronto per la vostra felicità. Prego per voi, perché possiate convertire con le opere, perché è giunto il tempo delle opere di Verità, di mio Figlio. Il mio amore opererà in voi, mi servirò di voi. Abbiate fiducia in me perché tutto quello che desidero, lo desidero per il vostro bene, il bene eterno creato dal Padre Celeste. Voi, figli miei, apostoli miei, vivete la vita terrena in comunione coi miei figli che non hanno conosciuto l’amore di mio Figlio, che non mi chiamano “Madre”, ma non abbiate paura di testimoniare la Verità. Se voi non temete e testimoniate con coraggio, la Verità trionferà miracolosamente. Ma ricordate: la forza è nell’amore. Figli miei, l’amore è pentimento, perdono, preghiera, sacrificio e misericordia. Se saprete amare, convertirete con le opere, consentirete alla luce di mio Figlio di penetrare nelle anime. Vi ringrazio! Pregate per i vostri pastori: essi appartengono a mio Figlio, Lui li ha chiamati. Pregate affinché abbiano sempre la forza e il coraggio di risplendere della luce di mio Figlio. (Messaggio del 2 giugno 2015 a Mirjana).

Un signore raccontava: "Da diversi giorni mi si era gonfiato e mi faceva un gran male il ginocchio sinistro. Il medico mi aveva detto che il caso era piuttosto complicato e mi aveva prescritto molte iniezioni. Un po' allarmato, prima di iniziare la cura volli recarmi da Padre Pio. Dopo essermi confessato gli parlai del mio ginocchio e gli chiesi di pregare. Nel tardo pomeriggio, mentre mi accingevo a ripartire, il dolore improvvisamente scomparve. Mi guardai il ginocchio: non era più gonfio, era come il destro. Allora, anziché partire, ritornai correndo da Padre Pio per dirgli grazie. - "Non me devi ringraziare, ma il Signore". Poi con un sorriso aggiunse: "Di al tuo medico che quelle iniezioni se le faccia lui". (Il ginocchio sinistro).

Cari figli, oggi come mai prima vi invito a vivere i miei messaggi e a metterli in pratica nella vostra vita. Io sono venuta a voi per aiutarvi e perciò vi invito a cambiare vita, perché avete preso un misero cammino: la via della rovina. Quando vi ho detto: 'pregate, digiunate, riconciliatevi', avete preso questi messaggi superficialmente. Voi avete iniziato a viverli per poi, però, lasciarli perché era difficile. No, cari figli! Quando qualcosa è bene, occorre perseverare nel bene e non pensare: 'Dio non mi vede, non ascolta, non aiuta '. Così vi siete allontanati da Dio e da me per il vostro misero interesse. Io desideravo fare di voi un'oasi di pace, di amore, di bontà. Dio desiderava che voi con il vostro amore e con il suo aiuto faceste miracoli e deste l'esempio; perciò ecco che cosa vi dico: satana si prende gioco di voi e delle vostre anime e io non posso aiutarvi perché siete lontani dal mio cuore. Perciò pregate e vivete i miei messaggi e così vedrete i miracoli dell'amore di Dio nella vostra vita quotidiana. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! (Messaggio del 25 marzo 1992).

Un ingegnere, una sera, essendosi attardato al convento, s'accorse, al momento di uscire, che pioveva a dirotto. "E io no ho nemmeno il parapioggia!" - disse a Padre Pio. "Non potreste tenermi qui fino a domani? Altrimenti ne uscirò inzuppato come un pulcino". - "No figlio mio, non è possibile. Ma non aver paura. Io ti accompagnerò ". L'ingegnere pensava dentro di se che avrebbe fatto volentieri a meno di questa penitenza, anche se addolcita dall'assistenza spirituale di Padre Pio. Alzò il bavero, si calcò il cappello in testa e s'accinse bravamente a percorrere i due chilometri che lo separavano dal paese. Quale non fu la sua meraviglia, quando si accorse, appena uscito, che l'acquazzone si era improvvisamente calmato. Piovigginava appena, quando arrivò presso la famiglia che li aveva affittato la camera. "Madonna Mia!" - esclamò la donna sentendo aprir la porta - "dovete essere bagnato fino alle ossa! ". - "Niente affatto" - replicò lui - "quasi non piove più". I contadini si guardarono stupefatti: "Come non piove più? Ma è un vero diluvio. Ascoltate!" - uscirono sulla soglia della porta e videro che effettivamente pioveva a catinelle. "Da un ora piove senza tregua. Come avete fatto per passare all'asciutto?" - "Padre Pio ha detto che mi accompagnava" - "Ah, se Padre Pio vi ha detto questo..." . L'incidente era chiuso, si misero a tavola. - "Sicuramente", disse la donna portando il piatto fumante di minestra, "sicuramente la compagnia di Padre Pio vale più di tutti i parapioggia!". (Pioggia a dirotto).

Cari figli, vi invito ad essere coraggiosi e a non desistere, perché anche il più piccolo bene, il più piccolo segno d’amore vince il male sempre più visibile. Figli miei, ascoltatemi affinché il bene prenda il sopravvento, affinché possiate conoscere l’amore di mio Figlio. Quella è la felicità più grande: le braccia di mio Figlio che abbracciano. Lui che ama l’anima, lui che si è dato per voi e sempre di nuovo si dà nell’Eucaristia, lui che ha parole di vita eterna. Conoscere il suo amore, seguire le sue orme significa avere la ricchezza della spiritualità. Quella è una ricchezza che dà buoni sentimenti e vede amore e bontà ovunque. Apostoli del mio amore, figli miei, voi siate come raggi di sole che, col calore dell’amore di mio Figlio, riscaldano tutti attorno a loro. Figli miei, al mondo servono apostoli d’amore, al mondo servono molte preghiere: ma preghiere dette col cuore e con l’anima, e non solo pronunciate con le labbra. Figli miei, tendete alla santità, ma nell’umiltà. Nell’umiltà che permette a mio Figlio di fare attraverso di voi ciò che lui desidera. Figli miei, le vostre preghiere, le vostre parole, pensieri ed opere, tutto questo vi apre o vi chiude le porte del Regno dei Cieli. Mio Figlio vi ha mostrato la via e vi ha dato la speranza, ed io vi consolo e vi incoraggio. Perché, figli miei, io ho conosciuto il dolore, ma ho avuto fede e speranza. Ora ho il premio della vita nel Regno di mio Figlio. Perciò ascoltatemi, abbiate coraggio, non desistete! Vi ringrazio! (Messaggio del 2 ottobre 2018 a Mirjana).

Il Generale Cadorna, dopo la sconfitta di Caporetto cadde in un tale stato di depressione da decidere di volerla fare finita. Una sera si ritirò nel suo appartamento e diede ordine al suo attendente di non far passare nessuno.
Entrato nella sua camera, estrasse da un cassetto una pistola e mentre se la stava puntando alla tempia udì una voce che gli diceva: "Suvvia, Generale, non vorrete mica compiere questa sciocchezza?"
Quella voce e la presenza di un Frate distolsero il Generale dal suo proposito, lasciandolo di sasso. Ma, come era potuto entrare questo personaggio in camera sua?
Chiese spiegazioni all'attendente ma quelli rispose di non aver visto passare nessuno.
Anni dopo, il generale, venne a sapere dalla stampa, di un Frate che viveva sul Gargano e operava miracoli. Si reca a San Giovanni Rotondo in incognito e quale è lo stupore quando riconosce in quel frate il cappuccino di quella sera. "L'abbiamo scampata bella quella sera, eh generale?... gli sussurro Padre Pio. (Una sciocchezza).





Cari figli, anche oggi in maniera particolare vi voglio invitare di pregare per tutti i governanti, che con il potere che Dio gli ha dato, promuovano la pace, che lavorino per il bene dell’uomo. Desidero cari figli, che anche loro siano strumenti nelle mie mani. Cari figli, pregate particolarmente per la vita. Grazie cari figli, perché anche oggi avete risposto alla mia chiamata. (Messaggio del 19 settembre 2012 a Ivan).

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