venerdì 24 luglio 2020

Carlotta Nobile

Carlotta Nobile (Roma, 20 dicembre 1988 – Benevento, 16 luglio 2013) è stata una storica dell'arte, violinista, scrittrice e blogger italiana, dal settembre 2010 fino alla morte direttore artistico dell’Orchestra da camera dell'Accademia di Santa Sofia di Benevento. Personalità poliedrica di artista e studiosa, tra i più apprezzati giovani violinisti italiani del suo tempo, è nota anche per la sua testimonianza di coraggio nella lotta contro il cancro e per la profonda esperienza di Fede raggiunta negli ultimi mesi della sua vita, conclusasi a soli 24 anni. Nel febbraio 2018 è inserita tra i “Giovani Testimoni” del Sinodo dei Vescovi 2018 sul tema I giovani, la fede e il discernimento vocazionale, indetto da Papa Francesco. (Carlotta Nobile).

Siate coscienti di ciò che fate! Amate tutti! Se qualcuno vi offende, siate umili come Gesù. Sappiate che in questa quaresima avrete molte croci più o meno pesanti. Perciò siate miti e mansueti come Gesù: anche se con grandi pene, cercate di sopportarle, ed io vi aiuterò. (Messaggio dato al gruppo di preghiera del 3 marzo 1985).

«Ci sono battaglie che non abbiamo scelto. Poi c'è la vita. E io quella non smetterò mai di sceglierla». (Carlotta Nobile, Il Cancro E Poi.., 16 febbraio 2013). 
«Io non so più neanche quanti centimetri di cicatrici chirurgiche ho. Ma li amo tutti, uno per uno, ogni centimetro di pelle incisa che non sarà mai più risanata. Sono questi i punti di innesto delle mie ali». (Carlotta Nobile, Il Cancro E Poi..). «Perché vuoi dimostrare prima di tutto a te stessa che si può avere un melanoma metastatico che non si arrende, eppure vivere, con tutto ciò che questa parola vuol dire. Vivere tutte le gioie, i progetti, i dolori, le lacrime che la vita di ventitreenne ti regala ogni giorno. Perché c’è un E Poi per cui non smetterai mai di combattere, perché nessuno può toglierti l’assoluta certezza che – nonostante tutti i tagli, le cicatrici, gli aghi nelle vene, i controlli, i liquidi di contrasto, gli interventi e i dolori – c’è una gioia immensa che ti aspetta, c’è il tuo più grande sogno che ti guarda da un tempo futuro e non vede l’ora di raggiungerti. Perché tutto quello che stai vivendo ti verrà un giorno riscattato. Perché in fondo il modo che hai ora di guardare alla vita non potevi che raggiungerlo così». (Carlotta Nobile, Il Cancro E Poi.., 5 agosto 2012). (Il Cancro ed il blog). 
Cari figli, di giorno in giorno desidero rivestirvi di santità, di bontà, di docilità e di amor di Dio, in modo che di giorno in giorno siate più belli e più disponibili per il vostro Signore. Cari figli, ascoltate e vivete i miei messaggi. Io desidero essere la vostra guida. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! (Messaggio del 24 ottobre 1985).

«Io sono guarita nell'anima. In un istante, in un giorno qualunque, al risveglio da una crisi. Ho riaperto gli occhi ed ero un’altra. E questo è un miracolo». (Carlotta Nobile, Il Cancro E Poi.., 5 aprile 2013). 
«E in un attimo capisci che è stato proprio quel cancro a guarirti l'anima, a riportare ordine nella vera essenzialità della tua vita, a ridarti la Fede, la speranza, la fiducia, l’abbandono, la consapevolezza di essere finalmente diventata chi per una vita intera hai fatto di tutto per essere e non eri stata mai: una donna serena! Capisci che è stato il cancro a permetterti finalmente di amare te stessa in un modo incondizionato, con tutti i tuoi pregi e tutti i tuoi limiti, a godere di ogni più piccolo istante, ad assaporare ogni attimo, ogni odore, ogni gusto, ogni sensibilità, ogni parola, ogni condivisione, ogni più piccolo frammento di infinito condensato in un banalissimo e preziosissimo istante. Capisci che è stato il cancro, con il suo tormento, con le sue aggressività, con le sue asprezze a portarti infine la LUCE.» (Carlotta Nobile, Il Cancro E Poi.., 5 aprile 2013). (La Fede).
 
Cari figli, anche oggi vi invito alla perseveranza nella preghiera. Pregate, cari figli, in particolare per la perseveranza nella preghiera familiare. Oggi prego insieme con voi per la famiglia. Desidero, cari figli, la santità nella famiglia, affinché ci siano più famiglie sante, che preghino e vivano le parole di mio Figlio e i messaggi che vi do. Grazie, cari figli, per aver anche oggi risposto alla mia chiamata. (Messaggio straordinario dato a Ivan del 12 agosto 2016).

Nell'ultima notte della sua vita, quella tra il 14 e il 15 luglio 2013, suo padre fu svegliato dalle seguenti parole di Carlotta, sussurrate ripetutamente con tono sereno e lo sguardo rivolto verso il soffitto: «Signore, ti ringrazio. Signore, ti ringrazio. Signore, ti ringrazio». 
Il giorno successivo, a poche ore dalla morte, rivolse con fatica ai suoi cari l'ultimo saluto: «I miei tre uomini meravigliosi: papà, Alessandro e Matteo. La mia dolce mamma. Cosa voglio di più?! Io sono fortunata». 
Dopo due anni di battaglia, morì alla giovane età di 24 anni. I funerali della Nobile si tennero la mattina del 17 luglio 2013 nella gremita Basilica di San Bartolomeo Apostolo, che non riuscì a contenere tutti coloro che erano venuti ad assistere al rito funebre. Il Rettore della Basilica Mons. Mario De Santis, dopo la lettura di scritti e messaggi personali in cui la Nobile annunciava con serenità la "guarigione" della propria anima, proclamò nell'omelia: «Ragazzi muovetevi, camminate e ritrovate voi stessi. Lei aveva ritrovato la fede. Oggi non deve essere una giornata di tristezza, anzi le campane suoneranno a festa perché, se da una parte piangiamo la perdita di una persona, dall'altra ci è offerto il senso della Resurrezione». 
Pochi mesi dopo, nel giorno del compleanno della Nobile, verrà pubblicamente ricordata dall'Arcivescovo di Benevento Mons. Andrea Mugione «come esempio straordinario di Fede, di amore che culmina nel sacrificio». (Gli ultimi giorni di vita di Carlotta).





Vi chiedo di impegnarvi concretamente sulla via della santità. Figli cari, vi aiuterò io. (Messaggio straordinario del 8 febbraio 1988). 

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