giovedì 14 dicembre 2023

"Non permettete che le cose di questo mondo vi trascinino lontano da Dio!"

Pregate il più spesso possibile questa preghiera di consacrazione al Sacro Cuore di Gesù: “O Gesù, noi sappiamo che tu sei misericordioso e che hai offerto il tuo cuore per noi. Esso è incoronato dalle spine e dai nostri peccati. Noi sappiamo che tu ci supplichi costantemente affinché noi non ci perdiamo. Gesù, ricordati di noi quando siamo nel peccato. Per mezzo del tuo Cuore fa’ che tutti gli uomini si amino. Sparisca l’odio tra gli uomini. Mostraci il tuo amore. Noi tutti ti amiamo e desideriamo che tu ci protegga col tuo Cuore di buon pastore e che ci liberi da ogni peccato. Gesù, entra in ogni cuore! Bussa, bussa alla porta del nostro cuore. Sii paziente e non desistere mai. Noi siamo ancora chiusi perché non abbiamo capito il tuo amore. Bussa continuamente. Fa’, o Buon Gesù, che ti apriamo i nostri cuori almeno nel momento in cui ci ricordiamo della tua passione sofferta per noi. Amen”. (Messaggio del 27 novembre 1983).

Figli cari! Seguite Gesù! Vivete le parole che vi manda! Se perdete Gesù avete perduto tutto. Non permettete che le cose di questo mondo vi trascinino lontano da Dio. Dovete essere sempre consapevoli che vivete per Gesù e per il regno di Dio. Chiedetevi: sono pronto a lasciare ogni cosa e a seguire senza riserve la volontà di Dio? Figli cari! Pregate Gesù perché doni ai vostri cuori l’umiltà. Che egli sia sempre il vostro modello nella vita! Seguitelo! Andate dietro di lui! Pregate ogni giorno affinché Dio vi doni la luce per poter capire la sua giusta volontà. Io vi benedico. (Messaggio del 6 giugno 1987).

Giovannimaria Rainaldi si ammala di tumore quando ha soltanto 18 mesi e muore a sette anni dopo aver offerto le sue sofferenze in unione al Signore e alla Madonna: "Mamma, la tua immaginazione non può arrivare a vedere le cose belle che sta preparando Gesù per me e per te".
La parabola terrena di Giovannimaria si consuma in soli 7 anni e si conclude la mattina di giovedì del Corpus Domini. Il piccolo si ammala all’età di 18 mesi di ganglio-neuroblastoma, un raro tumore che si manifesta quasi esclusivamente nei neonati e nei bambini piccoli prima dei 10 anni. Malattia che lo costringerà a continui ricoveri tra Roma e New York (dove nel 2012 riceve i Sacramenti della Prima Comunione e della Cresima), delicati interventi chirurgici e pesanti   cicli di chemioterapia.
Tutto questo senza perdere il sorriso e la voglia di vivere: (…) un portatore sano di gioia, di pace, di una saggezza che non è di questo mondo e alla quale tanti hanno attinto: familiari e compagni di scuola; medici e infermieri; sacerdoti, religiose, esponenti di altre religioni e non credenti; clochard e imprenditori; artisti e insegnanti; bambini malati e i loro genitori... 
Tutti quelli che lo hanno incontrato e si sono rivolti alla sua intercessione per ricevere grazie. 
Giovannimaria, anche se in carrozzella, partecipa ai pellegrinaggi mariani al Divino Amore, a  Lourdes e a Medjugorje; sotto il suo costante impulso ogni giorno in casa viene recitato il Rosario. Come ancora racconta la mamma: Gio era un bambino normale, simpatico e vivace. Amava il gioco, la musica, il disegno, i fiori e tutte le cose davvero belle. In questa ordinarietà sperimentava una vita pienamente eucaristica. Adorava il Santissimo Sacramento e desiderò nutrirsene ogni giorno. Sembrava consapevole di portare una sofferenza che serviva per la salvezza delle anime e la offriva con amore, in unione al Crocifisso e alla Vergine Madre.  
Aveva una fede incrollabile e sosteneva anche i suoi familiari quando i dubbi si insinuavano in loro. Mamma Cinzia racconta che una mattina a New York, uscendo dalla messa feriale in direzione del day-hospital, sentiva una grande tristezza pensando alle grandi sofferenze del suo bambino che, come intuendo questo stato d’animo, la scosse dicendole: Mamma, la vita è bella. Questa vita me l’ha donata Gesù, ed è bella, capito? Never give up, mamma. 
Gio infatti la spronava continuamente a non mollare mai e in quell’occasione aggiunse: Mamma, la tua immaginazione non può arrivare a vedere le cose belle che sta preparando Gesù per me e per te. 
Nutriva una certezza assoluta nella vita eterna a cui si predisponeva preparando contemporaneamente negli ultimi tempi la sua famiglia: Mamma, non ti preoccupare del mio corpo più di tanto… 
Ti mancherò, vorrai baciarmi e curare il mio corpo come hai fatto sempre, ma sai che devo andare da Gesù. 
Quando era ormai alla fine della sua esistenza le disse: Mamma Gesù era costretto sulla croce, e non poteva muoversi, come io sono su questo letto. Non c’è nessuna differenza. Mamma ora aiuto Gesù a portare la croce. 
Poi le raccomandò di pregare per le persone più cattive dicendole: La tua preghiera può fare in modo che chiedano almeno una volta perdono a Gesù... 
Non un semplice scusa, ma perdono, come il buon ladrone sulla croce. 
(Giovannimaria morto a 7 anni di tumore “mamma, devo andare da Gesù!”).







Cari figli! Oggi v'invito ad innamorarvi del Santissimo Sacramento dell'altare. Adoratelo, figlioli, nelle vostre parrocchie e così sarete uniti con tutto il mondo. Gesù vi diventerà amico e non parlerete di lui come di qualcuno che appena conoscete. L'unità con Lui sarà per voi gioia e diventerete testimoni dell'amore di Gesù, che ha per ogni creatura. Figlioli quando adorate Gesù siete vicini anche a me. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! (Messaggio del 25 settembre 1995).

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