La Santa Messa. Più frequentemente le Messe a cui partecipare e da far celebrare. Chiedono anche che si preghi il Rosario, la Via Crucis ed altre preghiere.
Lei afferma che le anime hanno bisogno, da parte nostra, di Sante Messe. Perché chiedono Messe e non altro?
Perché in ogni Messa si rinnovano le sofferenze di Cristo e la Sua morte in croce. In ogni Messa Egli prega di nuovo per noi e con noi e si offre al Padre per noi. Padre Pio che ha sovente vissuto la Passione di Cristo durante la Santa Messa diceva che il mondo potrebbe esistere più facilmente senza il sole che senza la Santa Messa. Questa osservazione ci dovrebbe far pensare molto ed è, secondo me, anche profetica. Andando a Messa ci uniamo a Gesù per salvare il mondo dalla distruzione e andando a Gesù salviamo noi stessi. La Messa è la più grande preghiera, il più grande evento del mondo - così misterioso, ma anche così piccolo ed umile. Nel portare le anime a Messa, le aiutiamo in mille modi, modi che capiremo appieno solo in Paradiso, quando saremo tutti insieme accanto a Gesù.
Ogni Messa alla quale noi partecipiamo o che facciamo celebrare per le anime del Purgatorio le aiuta in uguale misura?
No. L'aiuto all'anima per la quale è offerta la Messa dipende da quanto essa, se cristiana, abbia amato la Messa durante la sua vita. Tuttavia, se l'anima non fosse stata cristiana e quindi avesse ignorato tutto ciò, il partecipare ad una Messa per lei l'aiuterebbe molto.
La Messa partecipata o fatta celebrare per un vivente lo aiuta come aiuta le anime del Purgatorio?
Far celebrare o partecipare ad una Messa per una persona vivente procura un aiuto maggiore della Messa partecipata o fatta celebrare per la stessa persona dopo la sua morte.
Perché?
Perché da vivi possiamo ancora ricevere delle grazie, cosa che non sarà più possibile una volta che saremo in Purgatorio. Inoltre, con la persona ancora qui tra noi, attraverso la Messa è possibile anche proteggerla da qualsiasi pericolo.
Certamente, ci sono molte prove. C'è molto da leggere sui miracoli eucaristici avvenuti nella storia della Chiesa.
Qualche esempio. Teresa Neumann di Konnersreuth si nutrì per 36 anni solo delle particole della Santa Comunione e di acqua, pur aumentando di peso ed invecchiando. Oggi c'è una donna che vive in una regione a nord di Parigi che si nutre solo dell'Ostia Consacrata da cinquanta o sessant'anni. Un po' di tempo fa il Suo Vescovo la fece rinchiudere per due settimane in una stanza d'ospedale per controllarla. Alla fine ne uscì sana come era entrata. Il Vescovo aveva fatto solo il suo dovere nell'insistere per questo ricovero e la donna il suo, nell'ubbidire. Gesù permette tali miracoli per mostrare all'umanità che è veramente presente nel Pane di Vita. Può anche leggere del Miracolo Eucaristico di Lanciano, in Italia, dove molti secoli fa un'ostia divenne un pezzo di carne e di sangue al momento della Consacrazione. Il fenomeno fu studiato, oltre che nel 1970, anche di recente: si confermò ancora una volta che si tratta di un pezzo fresco di muscolo del cuore umano.
Uno dei miracoli eucaristici che preferisco, accadde a Langewiese, in Germania, quando alcune ostie consacrate furono rubate da una chiesa. Il ladro, nonostante fosse un cristiano, si era lasciato corrompere per pochi soldi perché aiutasse a sottrarre le ostie per atti sacrileghi. All'atto di prenderle, tuttavia, improvvisamente le ostie incominciarono a sanguinare. Per lo shock e per paura della giustizia umana, i complici avvolsero frettolosamente le ostie in un telo e le seppellirono in un bosco vicino a Langewiese. Poco dopo un aristocratico polacco passò di lì su una carrozza tirata da quattro cavalli. Improvvisamente i suoi cavalli si fermarono e si inginocchiarono. Per quanto si sforzasse, non riusciva assolutamente a farli rialzare e ripartire, neppure con la frusta. A quel punto egli incominciò a guardarsi intorno e vide il telo contenente le ostie sanguinanti. La notizia si sparse velocemente nel territorio circostante. Presto giunse sul posto, a guida di una processione, il Parroco di Langewiese, il quale raccolse le ostie e le riportò nella sua chiesa al suono delle campane in festa.
Nei secoli ci sono state migliaia di prove che Gesù sia letteralmente e fisicamente nell'ostia consacrata; quella di Lanciano è solo una delle più famose.
Ha conosciuto personalmente Teresa Neumann?
Non la conobbi per sole due settimane, ma andai a visitare la sua tomba. Ero allora piuttosto malandata di salute, tuttavia, dopo quel pellegrinaggio mi sentii subito bene.
È possibile che le anime del Purgatorio si radunino maggiormente nelle località dove ci sono più preghiere e Messe piuttosto che in quelle dove si prega di meno?
Sì, sicuramente. Si avvicinano ai loro parenti nel momento in cui essi pregano molto, sperando che una parte di queste preghiere serva anche a loro. I fedeli potrebbero sentirle ed anche vederle. I sacerdoti o coloro che sono in posizione di guida dovrebbero spiegar loro che è normale sentire i loro congiunti o cari amici defunti.
Nel nostro mondo ultra secolarizzato, quando si parla di "sentire delle voci, si pensa subito ad una malattia mentale. Una tale spiegazione non può che essere suggerita da Satana. È chiaro che alcune voci sono frutto di malattie mentali, altre ancora sono voci di demoni, ma ve ne sono altre che sono buone, quindi questo fenomeno va visto come un grande dono. L'opinione diffusa che quando "si sentono delle voci" si è in presenza di una malattia mentale è un'esagerazione superficiale che può far tanto male a molte persone buone e sensibili. Per poter aiutare in questi casi occorrono tanto discernimento ed esperienza, cose che mancano alla gran parte dei medici che non conoscono l'argomento. Sono loro che dovrebbero andare a Messa e pregare molto per imparare di più al riguardo di queste manifestazioni concesse da Dio.
Secondo lei, le persone sono oggi sufficientemente attive nel partecipare e far celebrare Messe per i propri parenti ed amici defunti che probabilmente sono in Purgatorio?
No, per nulla. Una parte importante del mio apostolato è di pregare insistentemente che le persone facciano molto di più di quello che effettivamente fanno. Molte più Messe dovrebbero essere celebrate e sentite per i defunti. Quest'attività va impostata con una certa regolarità: le Messe siano dette per il loro compleanno, onomastico, anniversario di matrimonio e di morte; e anche quando ci si sorprende a pensare a loro con insistenza. Vi è sempre una ragione per questi pensieri insistenti e si dovrebbe intervenire subito. Dobbiamo fare tutto quello che possiamo per loro; la Messa è il dono più grande che possiamo offrire loro.
Che cosa intende per onomastico?
Oh, mi scusi. Alcuni lo chiamano il giorno del loro Santo. È il giorno che la Chiesa dedica al Santo da cui prendiamo il nome. Il suo, ad esempio, sarebbe il 6 gennaio, la festa di San Nicola. Se solo si insegnasse ai bambini qualcosa del loro Santo invece di sommergerli di regali per il loro compleanno, non si aiuterebbero molto di più a prepararsi alla vita? Nel giorno del compleanno tutto gira intorno a loro mentre la cosa più bella sarebbe indirizzare la loro attenzione su uno splendido modello di vita. Dovremmo dir loro che questo è un dono che viene da Gesù e da Maria ed anche dal loro Santo che si prende cura di loro in modo speciale. Non sono solo parole, è la pura verità. Questo dovrebbe incuriosirli e renderli desiderosi di saperne di più.
Significa forse che il fatto di dare un nome cristiano al bambino lo aiuta mentre il non darlo può nuocergli o piuttosto renderlo più vulnerabile nell'arco della sua esistenza?
Sì, è così in un certo senso. Il Santo dal quale il bambino ha preso il nome, lo aiuterà automaticamente, con molto amore, dandogli forza e protezione. Non succederà se il bambino si chiama, non so, Sandokan! L'amore di Dio per lui non è diminuito naturalmente per questo, ma il bambino ha meno intercessori ed oggi è necessario cercare di avere il maggior numero possibile d'intercessori. Sono sicura che Dio non gradisce che noi neghiamo ad un bambino un forte intercessore. Dobbiamo dare ai nostri figli, in ogni modo possibile, tutto ciò che serve per la loro felicità, la loro illuminazione e la loro realizzazione.
Maria, oggi esiste un tipo di Messa chiamata "Messa di guarigione dell'albero genealogico". È consigliata dallo psichiatra inglese che ho nominato in precedenza ed anche da numerosi religiosi e laici che in ogni parte del mondo condividono il suo orientamento. Durante il Rito Penitenziale di questa Messa, a differenza di quello svolto in pochi minuti nella Messa tradizionale, il sacerdote si ferma e permette ad ognuno di confessare al vicino a bassa voce i peccati di un loro defunto.
Mi sa dire se le anime del Purgatorio preferiscono questo tipo di Messa a quella tradizionale?
Ciò che conta è che quella preghiera per il defunto sia sincera e profonda. È molto importante intervenire in modo specifico perché avviene una duplice guarigione: nel defunto e nella persona vivente che compie il gesto. Il perdono dev'essere un percorso a due sensi affinché tutti siano liberi come Gesù ci vuole. Dobbiamo chiedere perdono a Gesù per ciò che le anime si portarono dietro. Chiedendo perdono per loro, facciamo molto di più che chiedere semplicemente perdono per noi stessi.
Come possiamo chiedere di essere perdonati se non domandiamo la stessa misericordia per gli altri, vivi o defunti che siano?
"Perdona a noi i nostri debiti come noi li perdoniamo ai nostri debitori". Qual è il parente che non ci ha mai ferito? Sono proprio i nostri parenti a cui dobbiamo maggiormente perdonare e per i quali dobbiamo fare di più.
Chiamarle "Messe di guarigione", tuttavia, è un po' pericoloso perché potrebbero attirare persone che vogliono semplicemente vedere un miracolo e che non hanno, in realtà, nessuna intenzione di pregare. Questo timore potrebbe, a sua volta, indurre i fedeli a far celebrare le Messe in segreto, cosa che Gesù non gradirebbe perché NON desidera escludere nessuno. Una precauzione del genere potrebbe essere solo comprensibile quando i fedeli rischiano sofferenze terribili come succedeva nei paesi a regime comunista quando era severamente vietato celebrare e partecipare alla S. Messa. Badi bene che l'offrire Messe per i defunti non è una formula magica come alcuni potrebbero sperare. OGNI singola Messa guarisce in una maniera che NON possiamo neppure immaginare. Ad ogni Messa noi potremmo intercedere, almeno brevemente, per i defunti come facciamo durante il Rito Penitenziale. Ma il vero segreto sta nell'intercedere per loro con il cuore, nella nostra preghiera quotidiana, durante tutto l'anno.
Le anime del Purgatorio le hanno mai parlato di qualche cosa che non amano o che le fanno soffrire durante le Messe tradizionali di oggi?
Oh, sì. Quante cose le fanno soffrire! Ad esempio il cosiddetto "segno della pace" ed il darsi la mano durante il 'Padre Nostro'.
Sono momenti che si verificano poco dopo la Consacrazione, quando tutta la nostra attenzione dovrebbe essere rivolta al Signore ed a Lui SOLTANTO. È proprio allora che Egli ci è più vicino; invece succede che le persone si girano, guardandosi intorno e cercano una mano d'afferrare. Dovremmo, al contrario, non essere interrotti nella preghiera più profonda possibile con Lui e NON con un vicino spesso sconosciuto. Questo è voler introdurre un rituale mondano nella Messa piuttosto che voler portare Gesù più profondamente al Suo popolo.
Ho parlato di "vicino spesso sconosciuto" perché non si abbassi mai la guardia! E proprio nel più santo dei luoghi che si infiltra MAGGIORMENTE chi opera per Satana. Ed il contatto fisico rafforza le maledizioni che costoro offrono. Come sono felici di stringere le mani od anche di abbracciare le persone quando sono state distratte da Gesù! Il pericolo spesso si cela dietro la familiarità falsa e forzata. Se poi a tutto questo aggiungiamo il fatto che le persone non si confessano, queste Messe diventano un ricco terreno di caccia per chi, tra di noi, ha scelto di tormentare il popolo di Cristo. Pregate il 'Padre Nostro' SOLO con Colui che ci ha dato la PIU' GRANDE delle preghiere. Datevi la mano fuori, quando avrete il tempo e la possibilità di capire con chi avete a che fare. Essere veramente persone di preghiera e cauti non significa essere scorbutici ed ipercritici.
Ci sono, poi, gli applausi in chiesa, forse la cosa peggiore. Le chiese sono fatte perché in esse si preghi. Gesù è là, nel tabernacolo, e noi gli rubiamo tempo per applaudire un altro uomo che ha detto o fatto qualche cosa di grande, giusto e bello?! No! Tutto ciò è pericoloso per il sacerdote o per chi abbia parlato poiché gonfia il loro ego invece di aiutarli nella loro missione, da compiersi in umiltà, di portarci a Gesù. E così sbagliato, così in contraddizione con quella devozione che DOBBIAMO inculcare a tutti, specialmente ai nostri giovani! A scuola si prendono tutti per mano ed applaudono, ma dobbiamo insegnar loro che, invece, le chiese esistono soltanto perché loro s'incontrino con Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo e con Maria, per NESSUN altro motivo.
Ma furono le anime a dirle che lo scambiarsi il segno di pace ed il darsi la mano durante il 'Padre Nostro' non va bene?
Sì, furono loro.
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Cari
figli! L’Altissimo, nella Sua bontà, vi ha dato me per guidarvi sulla via
della pace. Molti hanno risposto e pregano ma ci sono molte creature che non
hanno la pace e non hanno conosciuto il Dio d’amore. Perciò, figlioli,
pregate ed amate, formate i gruppi di preghiera per esortare al bene. Io sono
con voi e prego per la vostra conversione. Grazie per aver risposto alla mia
chiamata. (Messaggio del 25 ottobre 2025) (Con approvazione ecclesiastica). |

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