venerdì 30 marzo 2018

"Il dolore senza fede porta alla disperazione"

Cari figli,grandi cose ha fatto in me il Padre Celeste, come le fa in tutti quelli che lo amano teneramente e fedelmente e devotamente lo servono. Figli miei, il Padre Celeste vi ama e per il suo amore io sono qui con voi. Vi parlo: perché non volete vedere i segni? Con lui è tutto più semplice: anche il dolore, vissuto con lui, è più lieve, perché c’è la fede. La fede aiuta nel dolore, mentre il dolore senza fede porta alla disperazione. Il dolore vissuto ed offerto a Dio, eleva. Mio Figlio non ha forse redento il mondo per mezzo del suo doloroso sacrificio? Io, come sua Madre, nel dolore e nella sofferenza sono stata con lui, come sono con tutti voi. Figli miei, sono con voi nella vita: nel dolore e nella sofferenza, nella gioia e nell'amore. Perciò abbiate speranza: la speranza fa sì che si comprenda che qui sta la vita. Figli miei, io vi parlo; la mia voce parla alla vostra anima, il mio Cuore parla al vostro cuore. Apostoli del mio amore, oh quanto vi ama il mio Cuore materno! Quante cose desidero insegnarvi! Quanto il mio Cuore desidera che siate completi, ma potrete esserlo soltanto quando in voi saranno uniti l’anima, il corpo e l’amore. Come miei figli vi chiedo: pregate molto per la Chiesa e per i suoi ministri, i vostri pastori, affinché la Chiesa sia come mio Figlio la desidera: limpida come acqua di sorgente e piena d’amore. Vi ringrazio. (Messaggio del 2 marzo 2018).

Ciò che mi attira verso di Voi, Signore, siete Voi! Voi solo, inchiodato alla Croce, con il corpo straziato tra agonie di morte. E il vostro amore si è talmente impadronito del mio cuore che, quand'anche non ci fosse il Paradiso, io vi amerei lo stesso. Nulla avete da darmi per provocare il mio amore perché quand'anche non sperassi ciò che spero, pure vi amerei come vi amo. Amen. (A Gesù Crocifisso di San Carlo Borromeo).

venerdì 23 marzo 2018

"Tutti coloro che hanno la forza della fede sono più forti"

Rinunciate a tutte le passioni e ai desideri disordinati; evitate la televisione, soprattutto le trasmissioni futili; evitate il godimento smodato di cibi e di bevande, specialmente dell’alcool. Abbandonatevi totalmente a Dio mettendo da parte ogni paura; non c’è posto per la paura in coloro che si abbandonano a Dio; le difficoltà che comunque si incontreranno serviranno alla crescita spirituale e per la maggior gloria di Dio. Cominciate ad amare i vostri avversari; non nutrite rancore e amarezza, ma donate solo benedizione, sorriso e serenità; pregate perciò almeno cinque minuti al giorno il Cuore di Gesù ed il mio Cuore: così riceverete l’amore divino con cui potrete amare i nemici. Digiunate due volte alla settimana. Radunatevi in gruppo almeno una volta alla settimana. Consacrate ogni giorno alla preghiera almeno tre ore, di cui almeno mezz'ora al mattino e mezz'ora alla sera; partecipate ogni giorno alla santa messa ricevendo la santa comunione; durante la giornata cercate momenti di raccoglimento nel silenzio; pregate con fervore senza guardare continuamente l’orologio; non preoccupatevi molto delle cose materiali ma affidate tutto al Padre; quando siete troppo preoccupati non potete pregare perché vi manca la serenità interiore; Dio condurrà a buon fine le vostre cose terrene se voi vi sforzerete di aprirvi alle sue; estendete lo spirito di preghiera al lavoro quotidiano, cioè accompagnate il lavoro con la preghiera; coloro che non possono pregare tre ore al giorno perché vanno a scuola o al lavoro, preghino almeno mezz'ora al mattino e mezz'ora alla sera e, se possibile, partecipino all'Eucarestia. Siate prudenti perché Satana tenta in modo particolare tutti coloro che hanno deciso di abbandonarsi a Dio; cercherà di convincervi che pregate e digiunate troppo, che è meglio essere come gli altri giovani che cercano i piaceri di questo mondo; non dovete assolutamente ascoltarlo ma prestate attenzione solo alla mia voce; quando poi la vostra fede sarà consolidata Satana non riuscirà più a sedurvi.  (Tratto dal messaggio dato al gruppo di preghiera del 24 giugno 1983).

venerdì 16 marzo 2018

"Sii tu il nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del demonio"

"Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo corpo, sangue, anima e divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze da cui egli stesso è offeso. E per i meriti infiniti del suo Sacratissimo Cuore e per intercessione del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei poveri peccatori”. “Mio Dio, io credo e spero, ti amo e ti ringrazio. Ti chiedo perdono per chi non crede e non spera, non ti ama e non ti ringrazia”. Rinnovate anche la preghiera a San Michele: “San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia. Sii tu il nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del demonio. Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli. E tu, principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell'inferno Satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anime". (Tratto dal messaggio dato al gruppo di preghiera del 5 luglio 1985).

Padre, che sei nei cieli, tu sei buono con me. Tu mi hai dato la vita. Mi hai circondato di persone che pensano a me. Tu però non ami solo me, ma tutti gli uomini. Noi tutti siamo fragili e siamo tutti fratelli. Sento che dovrei ringraziarti per questo. Dovrei anche compiere in tutto la tua volontà. Dovrei imparare a essere sempre gentile e servizievole nei confronti degli altri, e soprattutto verso… (indicare verso chi si è mancato). Riconosco di averlo dimenticato tante volte. Ho agito male. Ho pensato a me stesso e troppo poco a te e agli altri. Ho peccato. In questo momento ne sono consapevole. Mi dispiace sinceramente. Vorrei non averlo mai fatto. Ti prego, perdona le mie mancanze e i miei peccati. Voglio rinnovare il mio proposito di essere buono. In particolare mi propongo di… (formulare un proposito). Signore Gesù Cristo, tu ti sei fatto uomo per mio amore. Con la tua vita e con la tua morte mi hai liberato dal male. Tu mi insegni la via del bene. Sii per me segno di riconciliazione con il Padre e aiutami a ottenere il perdono di… (indicare la persona da cui si desidera ottenere il perdono). Fortificami con il dono del tuo Santo Spirito e fa che la pace regni nuovamente tra di noi. Amen. (Chiedere perdono per gli errori commessi).

venerdì 9 marzo 2018

"Io sarò con te, non aver paura!"

L’anima che venererà’ questa immagine non perirà – Io, il Signore, la proteggerò con i raggi del mio cuore. Beato chi vive alla loro ombra, poiché la mano della Giustizia Divina non la raggiungerà! – Proteggerò le anime che diffonderanno il culto alla mia Misericordia, per tutta la loro vita; nell'ora della loro morte, poi, non sarò Giudice ma Salvatore. – Quanto più grande è la miseria degli uomini, tanto maggior diritto hanno alla mia Misericordia perché desidero salvarli tutti. – La sorgente di questa Misericordia è stata aperta dal colpo di lancia sulla Croce. – L’umanità non troverà ne’ tranquillità né pace finché non si rivolgerà con piena fiducia a Me. – Concederò grazie senza numero a chi recita questa corona. Se recitata accanto a un morente non sarò giusto Giudice, ma Salvatore. – Io do all'umanità un vaso con il quale potrà attingere le grazie alla sorgente della Misericordia. Questo vaso è l’immagine con l’iscrizione: Gesù, io confido in Te!. O sangue ed acqua che scaturisci dal cuore di Gesù, come sorgente di misericordia per noi, io confido in Te! Quando, con fede e con cuore contrito, mi reciterai questa preghiera per qualche peccatore io gli darò la grazia della conversione. (Gesù, Confido in Te).

Cari figli, grandi cose ha fatto in me il Padre Celeste, come le fa in tutti quelli che lo amano teneramente e fedelmente e devotamente lo servono. Figli miei, il Padre Celeste vi ama e per il suo amore io sono qui con voi. Vi parlo: perché non volete vedere i segni? Con lui è tutto più semplice: anche il dolore, vissuto con lui, è più lieve, perché c’è la fede. La fede aiuta nel dolore, mentre il dolore senza fede porta alla disperazione. Il dolore vissuto ed offerto a Dio, eleva. Mio Figlio non ha forse redento il mondo per mezzo del suo doloroso sacrificio? Io, come sua Madre, nel dolore e nella sofferenza sono stata con lui, come sono con tutti voi. Figli miei, sono con voi nella vita: nel dolore e nella sofferenza, nella gioia e nell'amore. Perciò abbiate speranza: la speranza fa sì che si comprenda che qui sta la vita. Figli miei, io vi parlo; la mia voce parla alla vostra anima, il mio Cuore parla al vostro cuore. Apostoli del mio amore, oh quanto vi ama il mio Cuore materno! Quante cose desidero insegnarvi! Quanto il mio Cuore desidera che siate completi, ma potrete esserlo soltanto quando in voi saranno uniti l’anima, il corpo e l’amore. Come miei figli vi chiedo: pregate molto per la Chiesa e per i suoi ministri, i vostri pastori, affinché la Chiesa sia come mio Figlio la desidera: limpida come acqua di sorgente e piena d’amore. Vi ringrazio. (Messaggio del 2 marzo 2018).

venerdì 2 marzo 2018

Profumo di Gelsomino? La tenerezza di San Pio

Violetta, acido fenico, rose: questi e altri profumi sono collegati alla storia e alla vita di Padre Pio. Il fenomeno che vi dà origine si chiama "osmogenesi", ed è appunto la capacità che hanno avuto alcuni santi di poter emettere - in vita o in morte - un profumo. E' un privilegio che hanno avuto solo pochi santi, come ad esempio San Francesco D'Assisi che - si dice - emanava un effluvio piacevole dalle stimmate, mentre, come si sa il sangue non ha certo quest'odore. Padre Pio ebbe questo privilegio: si dice che abbia iniziato ad emettere un profumo - non sempre rilevato da tutti - dopo la stigmentazione e che questo continui ancora oggi. Il profumo sarebbe oggi, insomma, uno dei modi in cui il Santo del Gargano farebbe sentire la sua presenza o vicinanza. Nel caso di Padre Pio si parla di profumi. Come risulta dalla tabella che riportiamo, il profumo può variare a seconda del "messaggio" che il santo vuole far arrivare ai suoi devoti. Quand'era in vita il profumo aveva un "comportamento" particolare: poteva essere percepito, ad esempio, anche sugli oggetti utilizzati da Padre Pio, o da lui benedetti. Profumi di Padre Pio:

Aceto - Vittoria sui nemici, sul peccato, sulle tentazioni; 
Acido Fenico - Previsioni di sofferenze fisiche e morali, (era l'odore che molti peccatori percepivano durante l'incontro con padre Pio); 
Aglio - Seguire la strada temporaneamente persa, senza rimorso alcuno; 
Amaro o erbe - Amare notizia di morte, (conforto del padre per l'evento triste e doloroso); 
Anice - Invito a non perdere la speranza;