venerdì 29 gennaio 2021

"Qualunque problema abbiate, chiamatemi ed io verrò subito da voi!"

La Madonna, ci dice di non preoccuparci per il domani. Lei ci invita sempre a pensare a ciò che bisogna fare oggi, momento per momento. Oggi moltissime persone pensano che è prossima la fine del mondo, oppure che è imminente qualche catastrofe o altro. Arrivano delle persone che mi dicono: "Vicka, ci saranno tre giorni di buio e poi nel duemila la fine del mondo". "E chi lo ha detto? - rispondo io - La Madonna? Dove? Qui? Questo io lo sento da voi. Non prestate ascolto a queste cose, non sono vere! La Madonna non parla mai per farci paura. Lei parla sempre per darci una speranza. Cosa succeda nel futuro Dio lo sa, ma noi non dobbiamo avere alcun timore di guardare avanti". Così con queste voci anche i giovani entrano in confusione e non sanno più che cosa fare. Ma un giovane che affronta la vita giorno per giorno e va avanti un passo per volta non si lascia prendere dalla paura. La Madonna ci insegna che la paura non viene da Dio, ma viene sempre dalla parte opposta. Quando noi sentiamo che nel nostro cuore vi è la gioia, la pace e la tranquillità, capiamo subito che tutto questo viene da Dio. Ma quando siamo disturbati e abbiamo dentro la rabbia o siamo presi da paure, allora tutto questo viene dalla parte di un altro (il demonio). In questo modo siamo subito in grado di capire la differenza. Così, carissimi giovani, se sentite la pace, allora accoglietela con tutto il cuore e andate avanti. Se sentite la paura, allora questo è un modo con cui Dio vuol farvi capire che dovete incominciare a impegnarvi o ad andare avanti senza timore a realizzare quello che avete incominciato. (Tratto da un'intervista a Vicka del 3 agosto 1998).

Cari figli, oggi vi invito all'abbandono totale a Dio. Tutto ciò che fate e tutto ciò che possedete, datelo a Dio, affinché Lui possa regnare nella vostra vita come Re di tutto. Non abbiate paura, perché io sono con voi anche quando pensate che non esiste via d'uscita e che satana regna. Io vi porto la pace, io sono la vostra Madre e la Regina della Pace. Vi benedico con la benedizione della gioia, affinché Dio sia tutto per voi nella vita. Solo così il Signore potrà guidarvi attraverso me nelle profondità della vita spirituale. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! (Messaggio del 25 luglio 1988).

venerdì 22 gennaio 2021

"Figlioli, non permettete che il vento dell’odio e dell’inquietudine regni in voi e attorno a voi!"

Rinnovate le due preghiere insegnate dall’angelo della pace ai pastorelli di Fatima: "Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo corpo, sangue, anima e divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze da cui egli stesso è offeso. E per i meriti infiniti del suo Sacratissimo Cuore e per intercessione del Cuore Immacolato di Maria, vi chiedo la conversione dei poveri peccatori”. “Mio Dio, io credo e spero, ti amo e ti ringrazio. Ti chiedo perdono per chi non crede e non spera, non ti ama e non ti ringrazia”. Rinnovate anche la preghiera a San Michele: “San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia. Sii tu il nostro sostegno contro la perfidia e le insidie del demonio. Che Dio eserciti il suo dominio su di lui, te ne preghiamo supplichevoli. E tu, principe della milizia celeste, con la potenza divina, ricaccia nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni i quali errano nel mondo per perdere le anima". (Messaggio dato al gruppo di preghiera del 5 Luglio 1985).

Cari figli! In questo tempo inquieto in cui il diavolo miete le anime per attirarle a sé, vi invito alla preghiera perseverante affinché nella preghiera scopriate il Dio d'amore e di speranza. Figlioli, prendete la croce fra le mani. Essa sia per voi d'incoraggiamento che l'amore vince sempre in modo particolare adesso che la croce e la fede sono rifiutate. Voi siate il riflesso e l'esempio con le vostre vite che la fede e la speranza sono ancora vive ed è possibile un nuovo mondo di pace. Io sono con voi e intercedo per voi davanti a mio Figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Messaggio del 25 Luglio 2020).

venerdì 15 gennaio 2021

"Vi invito ad essere le mie mani tese in questo mondo che mette Dio all’ultimo posto!"

Il mio diletto Figlio ha sempre pregato e glorificato il Padre Celeste. Gli ha sempre detto tutto ed ha confidato nella sua volontà. Così dovreste fare anche voi, figli miei, poiché il Padre Celeste ascolta sempre i suoi figli. Un unico cuore in un solo cuore: amore, luce e vita. Il Padre Celeste si è donato mediante un volto umano, e tale volto è il volto di mio Figlio. Voi, apostoli del mio amore, voi dovreste sempre portare il volto di mio Figlio nei vostri cuori e nei vostri pensieri. Voi dovreste sempre pensare al suo amore e al suo sacrificio. Dovreste pregare in modo da sentire sempre la sua presenza. Poiché, apostoli del mio amore, questo è il modo di aiutare tutti coloro che non conoscono mio Figlio, che non hanno conosciuto il suo amore. Figli miei, leggete il libro dei Vangeli: è sempre qualcosa di nuovo, è ciò che vi lega a mio Figlio, che è nato per portare parole di vita a tutti i miei figli e per sacrificarsi per tutti. Apostoli del mio amore, portati dall’amore verso mio Figlio, portate amore e pace a tutti i vostri fratelli. Non giudicate nessuno, amate ognuno mediante l’amore verso mio Figlio. In tal modo vi occuperete anche della vostra anima, ed essa è la cosa più preziosa che veramente vi appartiene. (Tratto dal messaggio del 2 Novembre 2019 a Mirjana).

Cari figli! Vi porto Gesù Bambino che vi porta la pace, Colui che è il passato, il presente ed il futuro del vostro vivere. Figlioli, non permettete che si spengano la vostra fede e la vostra speranza in un futuro migliore perché voi siete stati scelti per essere i testimoni della speranza in ogni situazione. Per questo sono qui con Gesù affinché vi benedica con la Sua pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Messaggio del 25 Dicembre 2020).

venerdì 8 gennaio 2021

San Michele Arcangelo: L'altro Michele!

Cari figli! Voi non siete coscienti di quali grazie vivete in questo tempo in cui l’Altissimo vi dona i segni perché vi apriate e vi convertiate. Ritornate a Dio ed alla preghiera; nei vostri cuori, famiglie e comunità regni la preghiera perché lo Spirito Santo vi guidi e vi esorti ad essere ogni giorno, aperti sempre di più alla volontà di Dio ed al Suo piano su ciascuno di voi. Io sono con voi, e con i santi e gli angeli intercedo per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Messaggio del 25 Luglio 2014).

La lettera seguente è stata scritta nel 1950 da un giovane Marine a sua madre mentre era ricoverato in ospedale dopo essere stato ferito in battaglia, nella guerra di Corea. Questa lettera é arrivata nelle mani di un cappellano militare della Marina di guerra che la lesse davanti a 5000 Marines, in una base navale di San Diego, nel 1951. Il cappellano aveva parlato al giovane, a sua madre e al sergente che comandava la pattuglia. Padre Walter Muldy, il cappellano, testimoniava a tutti quelli che gli facevano domande che questa storia era vera. Nel corso degli anni '60, si leggeva questa lettera una volta all'anno, a Natale, sulle onde di una stazione radio del Midwest. Eccola per coloro che non la conoscono:

"Mia cara mamma, non oserei scrivere questa lettera a nessun altro se non a te, perché nessuno mi crederebbe. Forse anche tu troverai difficile credere a questo, ma bisogna che io lo dica a qualcuno. Per cominciare, sono in ospedale, ma non preoccuparti. Sono stato ferito, ma sto bene, tutto ok. II medico mi ha detto che tra un mese sarò in piedi. Ma non è questo che ti voglio raccontare. Ti ricordi quando mi sono arruolato tra i Marines, l'anno scorso quando sono partito? Tu mi dicesti di recitare una preghiera a San Michele tutti i giorni. Non c'era bisogno di dirmelo, perché, da quando mi ricordo, mi hai sempre detto di pregare San Michele Arcangelo. Mi hai dato anche il suo nome. Ebbene, io l'ho sempre fatto. Arrivando in Corea, ho pregato ancora di più. Ti ricordi la preghiera che mi hai insegnato?

"MICHAEL, MICHAEL OF THE MORNING, FRESH CORPS OF HEAVEN ADORNING..." (MICHELE, MICHELE, RUGIADA MATTUTINA, DECORO DEL SOLE CHE SORGE...)

venerdì 1 gennaio 2021

Benedetta Bianchi Porro

Cari figli, il vostro amore puro e sincero attira il mio Cuore materno. La vostra fede e la confidenza nel Padre Celeste sono rose profumate che mi offrite: il bouquet di rose più bello, formato dalle vostre preghiere, da opere di misericordia e di carità. Apostoli del mio amore, voi che cercate di seguire mio Figlio sinceramente e con cuore puro, voi che sinceramente lo amate, siate voi ad aiutare: siate un esempio per coloro che non hanno ancora conosciuto l’amore di mio Figlio. Però, figli miei, non soltanto con le parole, ma anche con opere e sentimenti puri, mediante i quali glorificate il Padre Celeste. Apostoli del mio amore, è tempo di veglia ed a voi richiedo amore; di non giudicare nessuno, poiché il Padre Celeste giudicherà tutti. Chiedo che voi amiate, che diffondiate la verità, poiché la verità è antica: essa non è nuova, essa è eterna, essa è la verità! Essa dà testimonianza dell’eternità di Dio. Portate la luce di mio Figlio e squarciate la tenebra che sempre più vuole afferrarvi. Non abbiate paura: per la grazia e l’amore di mio Figlio, io sono con voi! Vi ringrazio! (Messaggio straordinario dato a Mirjana del 2 Marzo 2020).

Benedetta Bianchi Porro (Dovadola, 8 agosto 1936 – Sirmione, 23 gennaio 1964), ha 13 anni, quando si accorge che qualcosa non va. Non sente più come prima. Nessuno, però, capisce il perché stia diventando, lentamente ma inesorabilmente, sorda. La sua vita e i suoi studi proseguono fino all’iscrizione all’università. Sceglie Medicina, e infatti sarà lei stessa a farsi la più terribile delle diagnosi: neurofibromatosi diffusa, che le sta distruggendo poco a poco. In breve tempo perde l’uso delle gambe, si riduce completamente a letto, è cieca e riesce appena a parlare. Ma il suo spirito, e soprattutto la sua fede, non si spezzano. “Un giorno non sentirò più gli altri, ma continuerò a sentire la voce della mia anima”, aveva detto, ma sentirà accanto anche la voce di Dio, sempre più vicino al chiamarla a sé. Inizia il Calvario delle operazioni chirurgiche, che però non la potranno sottrarre dalla prognosi infausta del suo male. (La malattia).