venerdì 30 novembre 2018

"Sono con voi e intercedo e prego per voi, figlioli"

Voglio ricordarvi i messaggi che la Madonna continuamente ci ripete e che sono i più importanti. La Madonna è venuta come Regina della pace, iniziando le apparizioni il 24 giugno del 1981 e, da allora, appare ogni sera. All'inizio appariva sulla montagna delle prime apparizioni (Podbrdo). Ora appare ogni giorno nella chiesa di Medjugorje, dove si trova il coro. I messaggi più importanti, che la Madonna ci richiama più volte e che desidera siano vissuti da tutti noi, sono la preghiera, il digiuno, la confessione, la conversione e la santa Messa. Questi messaggi dobbiamo metterli al centro della nostra vita, sforzandoci di metterli in pratica. All'inizio la Madonna dava i messaggi ogni giovedì, mentre ora li dà ogni 25 del mese. La Madonna ha detto che questi messaggi sono in primo luogo per la parrocchia e poi per tutti coloro che vogliono accoglierli e viverli, perché desidera condurci tutti su un cammino di santità. I messaggi della Regina della pace sono semplici, ma nel medesimo tempo profondi e duri da mettere in pratica. Noi vediamo come la Madonna parli con una grande semplicità, ma nel medesimo tempo ci rendiamo conto che, quando dobbiamo vivere quello che ci dice, è necessario un forte impegno. E, tuttavia, vediamo che un grande aiuto ci viene ogni giorno dalla Madonna, la quale non si stanca mai di invitarci. La Madonna è tanto umile, ma nel medesimo tempo è una Madre che ci guida, in particolare, sulla via della preghiera. (Marija Pavlovic - I messaggi più importanti).

Cari figli, oggi vi affido un Messaggio con cui desidero invitarvi all'umiltà. In questi giorni avete sperimentato una grande gioia per tutte le persone che sono giunte, e con amore avete raccontato le vostre esperienze. Ora vi invito a continuare nell'umiltà, e a parlare con cuore aperto a tutti coloro che arrivano. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! (Messaggio del 28 giugno 1985).

venerdì 23 novembre 2018

"Dopo questa vita c'è l'eternità"

La Madonna ci ha anche fatto vedere il Paradiso, il Purgatorio e l'Inferno per mostrarci che esiste un'altra vita dopo questa. Paradiso: Abbiamo visto il Paradiso come un grande spazio dove vi erano moltissime persone, perfette fisicamente e di un'età che noi pensiamo fosse di 33 anni. Erano tutte piene di gioia, con un volto luminoso e lunghe vesti di tre colori diversi, ma non sappiamo il significato di questi colori. La Madonna ha detto che tutte queste persone qui sulla terra hanno cercato di compiere la volontà di Dio e per questo sono andate in Paradiso. Ora ringraziano il Signore per tutto quello che ha fatto qui sulla terra e sempre più conoscono e ringraziano Dio per tutte le grazie che hanno ricevuto quando erano qui. Purgatorio: Subito dopo la Madonna ci ha mostrato il purgatorio, che è anch'esso un grande spazio, avvolto da una densa nebbia, dentro la quale abbiamo sentito le grida delle persone che desiderano le nostre preghiere. La Madonna ci ha detto che le anime che si trovano in purgatorio qui sulla terra sono state incerte nella loro fede in Dio e per questo sono andate in purgatorio. La loro più grande sofferenza consiste nel fatto che ora sono consapevoli che esiste Dio e il Paradiso e soffrono per non aver vissuto la fede sulla terra, pur avendone avuto la possibilità, e per non poter andare subito in Paradiso. Ora attendono le nostre preghiere, i nostri sacrifici e le sante Messe che offriamo per loro. La Madonna ci ha anche detto che, mentre noi preghiamo per loro, anch'esse possono intercedere davanti a Dio per noi. Per se stesse però non possono pregare. Inferno: Infine, abbiamo visto l'inferno, che è un grande spazio con al centro un grande fuoco dove c'erano tante persone, ma, in modo particolare, abbiamo visto una ragazza giovane che è precipitata nel fuoco e poi ne è uscita somigliante a una bestia. La Madonna ci ha detto che Dio ha dato a tutti noi la libertà e che ognuno risponde con la sua libertà. Così loro, qui sulla terra, hanno scelto liberamente il peccato e sono andate, per scelta propria, all'inferno. Ci ha detto anche che non dobbiamo pregare per loro, perché non desiderano le nostre preghiere. (Marija Pavlovic - Dopo questa vita c'è l'eternità).

venerdì 16 novembre 2018

La Madonna ci ha raccomandato la confessione mensile

Abbiamo anche incominciato ad andare a confessarci più frequentemente, quando la Madonna ci ha raccomandato la confessione mensile. La Madonna ci ha detto che, ogni volta che andiamo a confessarci, riceviamo da Dio una grazia speciale, che ci viene donata tramite la confessione. Nei gruppi di preghiera, che io stessa frequento, ci sono dei giovani che si confessano anche una volta alla settimana. All'inizio per noi è stato difficile perché pensavamo: «Ma che cosa possiamo confessare ogni mese? Noi non siamo dei peccatori, andiamo in chiesa ogni giorno, facciamo le cose che la Madonna ci chiede, viviamo con più impegno di quelli che sono dei buoni cristiani, facciamo anche il digiuno due volte alla settimana». Quando però la Madonna ci ha invitato alla confessione mensile, abbiamo compreso come anche noi siamo dei nulla, siamo polvere. Certo, per sua misericordia Dio ora ci usa come strumenti, ma di nostro noi siamo dei nulla. Siamo dei nulla, ma nel medesimo tempo sentiamo che Dio ci è Padre e che noi siamo suoi figli, siamo opera sua e completamente suoi, perché Dio ha fatto ognuno di noi unico, come una sua immagine bellissima, perché siamo frutto della sua mente e frutto della sua bellezza. Così ogni giorno di più abbiamo capito che la confessione non consiste soltanto nel dire al sacerdote i nostri peccati, ma l'abbiamo sentita come un incontro con Dio, del quale il sacerdote è uno strumento. La Madonna ci ha anche detto di prendere un sacerdote come padre spirituale, scegliendone uno che ci aiuti a crescere sempre di più nel cammino di santità. Noi sappiamo che nella vita dei santi ci sono alcuni che andavano a confessarsi ogni giorno. Quando ho sentito questo per la prima volta, mi sono spaventata, e mi chiedevo: «Che cosa posso dire io? Che cosa posso confessare?». Mai poi, quando ho incominciato a confessarmi ogni settimana, ho capito come ci sono tante piccole imperfezioni che sono come un buco che diventa ogni giorno più profondo. Con la confessione frequente la nostra anima cresce e si rinvigorisce e Dio la purifica e la ricolma di sempre nuove grazie. (Marija Pavlovic - La confessione mensile).

Cari figli! Vi invito a pregare e a digiunare per la pace nel mondo. Voi avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno si possono allontanare anche le guerre e persino sospendere le leggi naturali. Il digiuno migliore è quello a pane e acqua. Tutti, eccetto gli ammalati, devono digiunare. L'elemosina e le opere di carità non possono sostituire il digiuno. (Messaggio straordinario del 21 luglio 1982).

venerdì 9 novembre 2018

"Desidero invitarvi, cari figli, a rinnovare i messaggi che vi sto dando"

Cari figli, il mio Cuore materno soffre mentre guardo i miei figli che non amano la verità, che la nascondono; mentre guardo i miei figli che non pregano con i sentimenti e le opere. Sono addolorata mentre dico a mio Figlio che molti miei figli non hanno più fede, che non conoscono lui, mio Figlio. Perciò vi invito, apostoli del mio amore: voi cercate di guardare fino in fondo nei cuori degli uomini, e là sicuramente troverete un piccolo tesoro nascosto. Guardare in questo modo è misericordia del Padre Celeste. Cercare il bene perfino là dove c’è il male più grande, cercare di comprendervi gli uni gli altri e di non giudicare: questo è ciò che mio Figlio vi chiede. Ed io, come Madre, vi invito ad ascoltarlo. Figli miei, lo spirito è più potente della carne e, portato dall'amore e dalle opere, supera tutti gli ostacoli. Non dimenticate: mio Figlio vi ha amato e vi ama. Il suo amore è con voi ed in voi, quando siete una cosa sola con lui. Egli è la luce del mondo, e nessuno e nulla potrà fermarlo nella gloria finale. Perciò, apostoli del mio amore, non abbiate paura di testimoniare la verità! Testimoniatela con entusiasmo, con le opere, con amore, con il vostro sacrificio, ma soprattutto con umiltà. Testimoniate la verità a tutti quelli che non hanno conosciuto mio Figlio. Io sarò accanto a voi, io vi incoraggerò. Testimoniate l’amore che non finisce mai, perché viene dal Padre Celeste che è eterno ed offre l’eternità a tutti i miei figli. Lo Spirito di mio Figlio sarà accanto a voi. Vi invito di nuovo, figli miei: pregate per i vostri pastori, pregate che l’amore di mio Figlio possa guidarli. Vi ringrazio! (Messaggio a Mirjana del 2 novembre 2018).

Appare davvero alle persone la Madre di Gesù, Maria? Lei ha parlato più volte, nel corso dei nostri colloqui, di Medjugorje. Può parlarmene ancora? Oh sì! Maria appare davvero alle persone e, di questi tempi, appare tutti i giorni ad un gruppo di giovani, a Medjugorje nella regione dell'Erzegovina. Ci sono stata tre volte, ma non ho dovuto andare laggiù per verificare se fosse vero. Poco dopo l'inizio delle apparizioni, nel giugno del 1981, chiesi ad una anima del Purgatorio se davvero Maria apparisse e la risposta fu affermativa. E lo fu anche per San Damiano, Kibeho, don Gobbi e per altri casi meno noti in diverse parti del mondo. Sa, per Medjugorje, c'è un solo grande pericolo, che il mondo non ne tenga conto. Ma ci sono anche molti casi di messaggi "dal cielo" a proposito dei quali le anime mi hanno detto "attenta!" o semplicemente "no!". (Maria Simma - Le Apparizioni Mariane).

venerdì 2 novembre 2018

"L'odio non serve a niente... Solo l'amore crea!"

San Massimiliano Maria Kolbe, (Zduńska Wola, 8 gennaio 1894 – Auschwitz, 14 agosto 1941). La morte ad Auschwitz. Il 28 maggio 1941 Kolbe giunse nel campo di concentramento di Auschwitz, dove venne immatricolato con il numero 16670 e addetto a lavori umilianti come il trasporto dei cadaveri. Venne più volte bastonato, ma non rinunciò a dimostrarsi solidale nei confronti dei compagni di prigionia. Nonostante fosse vietato, Kolbe in segreto celebrò due volte una messa e continuò il suo impegno come presbitero. Alla fine del mese di luglio dello stesso anno venne trasferito al Blocco 14 e impiegato nei lavori di mietitura. La fuga di uno dei prigionieri causò una rappresaglia da parte dei nazisti, che selezionarono dieci persone della stessa baracca per farle morire nel cosiddetto bunker della fame. Quando uno dei dieci condannati, Franciszek Gajowniczek, scoppiò in lacrime dicendo di avere una famiglia a casa che lo aspettava, Kolbe uscì dalle file dei prigionieri e si offrì di morire al suo posto. In modo del tutto inaspettato, lo scambio venne concesso: i campi di concentramento erano infatti concepiti per spezzare ogni legame affettivo e i gesti di solidarietà non erano accolti con favore. Kolbe venne quindi rinchiuso nel bunker del Blocco. Dopo due settimane di agonia senza acqua né cibo la maggioranza dei condannati era morta di stenti, ma quattro di loro, tra cui Kolbe, erano ancora vivi e continuavano a pregare e cantare inni a Maria. La calma professata dal sacerdote impressionò le SS addette alla guardia, per le quali assistere a questa agonia si rivelò scioccante. Kolbe e i suoi compagni vennero quindi uccisi il 14 agosto 1941, vigilia della Festa dell'Assunzione di Maria, con una iniezione di acido fenico. I loro corpi vennero cremati il giorno seguente, e le ceneri disperse. Secondo la testimonianza di Franciszek Gajowniczek, Padre Kolbe disse ad Hans Bock, il delinquente comune nominato capoblocco dell'infermeria dei detenuti, incaricato di effettuare l'iniezione mortale nel braccio: «Lei non ha capito nulla della vita...» e mentre questi lo guardava con fare interrogativo, soggiunse: «...l'odio non serve a niente... Solo l'amore crea!». Le sue ultime parole, porgendo il braccio, furono: «Ave Maria». Fu lo stesso tenente medico nazista che raccontò dopo alcuni anni questo fatto, che fu messo agli atti del processo canonico. L'espressione "Solo l'amore crea" fu ricordata più volte da Paolo VI nel 1971 in occasione della beatificazione di Kolbe. Franciszek Gajowniczek riuscì a sopravvivere ad Auschwitz. Tornato a casa, trovò sua moglie viva, ma i suoi due figli erano rimasti uccisi durante un bombardamento russo. Morì nel 1995. (San Massimiliano Maria Kolbe: Solo l'amore crea).