venerdì 24 febbraio 2023

Il Futuro dell’umanità nelle profezie di Maria Valtorta (5)

Giorni fa il Padre [Padre Migliorini] ha scritto che rimaneva perplesso circa la vera fonte del flagello attuale "perché un regno diviso in se stesso non è più un regno". Mostrerò al Padre che ciò può essere, essendo la divisione puramente apparente. Lucifero, nelle sue manifestazioni, ha sempre cercato di imitare Iddio.
Così come Dio ha dato ad ogni Nazione il suo angelo tutelare, Lucifero le ha dato il suo demone. Ma come i diversi angeli delle Nazioni ubbidiscono ad un unico Dio, così i diversi demoni delle Nazioni ubbidiscono ad un unico Lucifero. L'ordine dato da Lucifero nella presente vicenda ai diversi demoni non è diverso a seconda degli Stati. È un ordine unico per tutti. Donde si comprende che il regno di Satana non è diviso e perciò dura.
Questo ordine può essere enunciato cosi : "Seminate orrore, disperazione, errori, perché i popoli si stacchino, maledicendolo, da Dio". I demoni ubbidiscono e seminano orrore e disperazione, spengono la fede, strozzano la speranza, distruggono la carità. Sulle rovine seminano odio, lussuria, ateismo. Seminano l’inferno.
E riescono perché trovano già il terreno propizio. Anche i miei angeli lottano a difesa del Paese che ho loro assegnato. Ma i miei angeli non trovano terreno propizio. Onde rimangono soccombenti rispetto ai nemici infernali. Per vincere, i miei angeli dovrebbero essere aiutati da animi viventi nel e per il Bene. Viventi in Me. Ne trovano. Ma sono troppo pochi rispetto a quelli che non credono, non amano, non perdonano, non sanno soffrire. È il caso di ripetere: "Satana ha chiesto di vagliarvi". E, dal vaglio, risulta che la corruzione è come nei tempi del diluvio, aggravata dal fatto che voi avete a lato il Cristo e la sua Chiesa, mentre ai tempi di Noè ciò non era.
L’ ho gai detto e lo ripeto: "Questa è lotta fra Cielo e inferno". Voi non siete che un bugiardo paravento. Dietro le vostre schiere battagliano angeli e demoni. Dietro i vostri pretesti è la ragione vera: la lotta di Satana contro Cristo. Questa è una delle prime selezioni dell’Umanità, che si avvicina alla sua ora ultima, per separare la messe degli eletti dalla messe dei reprobi. Ma purtroppo la messe degli eletti è piccola rispetto all’altra. Quando Cristo verrà per vincere l’eterno antagonista nel suo Profeta troverà pochi segnati, nello spirito, dalla Croce".
"I Quaderni del 1943", pagg. 182 - 183.

venerdì 17 febbraio 2023

Il Futuro dell’umanità nelle profezie di Maria Valtorta (4)

"Pensatelo bene: la colpa è radice alla colpa. Una nasce sull’altra. E la marea del male cresce. E Dio non può piegarsi là dove vede affezione alla colpa. E se è penoso che gli innocenti soffrano per una espiazione generale, è giusto che coloro che non sanno svellere dal loro cuore la colpa provino l’abbandono di Dio con tutto il suo tossico che morde le viscere e fa urlare di spasimo, così come Io ho urlato.
Io che non ho gridato per essere torturato dai flagelli, dalle spine, dai chiodi. E ancora e sempre vi dico: "State uniti a Me. Io ero solo a pregare il Padre. Ma voi soli non siete. Voi avete con voi il Salvatore, il Figlio dell’Altissimo. Pregate il Padre con Me, nel mio Nome". E a te, piccolo Giovanni, dico che tu mi vedi così perché realmente Io grido per voi, facendo mie le vostre presenti lordure per vincere la Giustizia del Padre, che è talmente offesa che non si vuole piegare a misericordia.
L’amore che ho per voi e la pietà che provo per voi mi danno dolore di mistica crocifissione e grido, grido in nome vostro, per persuadere il Padre a non lasciarvi più oltre nell’abbandono. È l’ora di Satana. Ma voi che siete la mia corte della Terra, voi, anime vittime, portate al culmine il vostro sacrificio, portatelo al tormento dell’ora di nona e rimanete fedeli anche in quell’oceano di desolazione che è quell’ora e dite con Me: "Dio mio, Dio mio". Empiamo del nostro pregare il Cielo, o anime che mi imitate nel farvi salvatori dei fratelli attraverso il sacrificio vostro. Che il Padre senta fondersi in pietà il suo sdegno, e la sua Giustizia si plachi. Una volta ancora".
"I Quaderni del 1944", pagg. 217 - 218

venerdì 10 febbraio 2023

Il Futuro dell’umanità nelle profezie di Maria Valtorta (3)

Guai alla terra se venisse un giorno in cui l’occhio di Dio non potesse più scegliere fra i figli dell’uomo gli esseri predestinati ad essere i miei portatori di Luce e di Voce! Guai! Vorrebbe dire che fra i miliardi di uomini non vi e più un giusto e un generoso, poiché i predestinati sono fra i giusti che mai offesero Giustizia, e i generosi che hanno superato tutto, se stessi per primi, per servire Me".
"I Quaderni del 1943", pag. 409

La Gerusalemme di cui parla Isaia è quaggiù la mia Chiesa, anticamera della celeste Gerusalemme. In essa è abbondanza non di ricchezze umane, ma di tesori divini di Perdono e di Scienza, come nella celeste Gerusalemme sono tesori divini di beatitudini. Nessuna forza umana potrà, come turbine, devastare la mia Chiesa al punto di distruggerla. Io sarò con lei, a far da piolo e da corda.
Quando l’ora sarà, in cui la terra cesserà d’essere, dagli angeli sarà trasportata in Cielo la mia Chiesa, che non può perire perché cementata dal Sangue di un Dio e dei suoi santi.
"I Quaderni del 1943", pag. 330 (vedi il capitolo "l’Anticristo").

venerdì 3 febbraio 2023

Il Futuro dell’umanità nelle profezie di Maria Valtorta (2)

Se il mondo fosse misericordioso!... Il mondo possederebbe Iddio, e ciò che vi tortura cadrebbe come foglia morta!
"Ti ho già detto che quanto è detto negli antichi libri ha un riferimento nel presente. È come se una serie di specchi ripetesse, portandolo sempre più avanti, uno spettacolo visto più addietro. Il mondo ripete se stesso negli errori e nei ravvedimenti, con questa differenza però: che gli errori si sono sempre più perfezionati con l’evoluzione della razza verso la cosiddetta civiltà, mentre i ravvedimenti sono divenuti sempre più embrionali. Perché?
Perché, col passare del mondo dall’età fanciulla ad età più completa, sono cresciute la malizia e la superbia del mondo. Ora siete nel culmine dell’età del mondo e avete raggiunto anche il culmine della malizia e della superbia. Non pensare però che avete ancora tanto da vivere quanto siete vissuti. Siete al culmine, e ciò dovrebbe dire: avete altrettanto da vivere. Ma non sarà.
La parabola discendente del mondo verso la fine non sarà lunga come quella ascendente. Sara un precipitare nella fine. [La fine dei tempi, la fine del tempo delle nazioni; poi verrà il Regno di Dio sulla Terra, un’unica Nazione, un unico popolo, un’ unica Fede]. Vi fanno precipitare appunto malizia e superbia. Due pesi che vi trascinano nel baratro della fine, al tremendo giudizio. Superbia e malizia, oltreché trascinarvi nella parabola discendente, vi ottundono talmente lo spirito da rendervi sempre più incapaci di fermare, col ravvedimento sincero, la discesa",
"I Quaderni del 1943", pagg. 226 - 227.