venerdì 27 maggio 2016

Il valore immenso di una singola Messa!

Se è possibile, partecipate ogni giorno alla messa. Ma non come semplici spettatori, bensì come persone che nel momento del sacrificio di Gesù sull'altare sono pronte ad unirsi a lui per diventare con lui un medesimo sacrificio per la salvezza del mondo. Prima della messa preparatevi con la preghiera e dopo la messa ringraziate Gesù rimanendo un po’ di tempo con lui nel silenzio. (Messaggio del 18 novembre 1984 dato al gruppo di preghiera). 

Che cosa più di ogni altra le chiedono le anime del Purgatorio? La S. Messa. Più frequentemente le Messe a cui partecipare e da far celebrare. Chiedono anche che si preghi il Rosario, la Via Crucis ed altre preghiere.
Lei afferma che le anime hanno bisogno, da parte nostra, di S. Messe. Perché chiedono Messe e non altro? Perché in ogni Messa si rinnovano le sofferenze di Cristo e la Sua morte in croce. In ogni Messa Egli prega di nuovo per noi e con noi e si offre al Padre per noi. Padre Pio che ha sovente vissuto la Passione di Cristo durante la  S.  Messa  diceva  che  il mondo potrebbe esistere più facilmente senza il sole che senza la S. Messa. Questa osservazione ci dovrebbe far pensare molto ed è, secondo me, anche profetica. Andando a Messa ci uniamo a Gesù per salvare il mondo dalla distruzione e andando a Gesù salviamo noi stessi. La Messa è la più grande preghiera, il più grande evento del mondo - così misterioso, ma anche così piccolo ed umile. Nel portare le anime a Messa, le aiutiamo in mille modi, modi che capiremo appieno solo in  Paradiso, quando saremo tutti insieme accanto a Gesù.
Ogni Messa alla quale noi partecipiamo o che facciamo celebrare per le anime del Purgatorio le aiuta in uguale misura? No. L'aiuto all'anima per la quale è offerta la Messa dipende da quanto essa, se cristiana, abbia amato la Messa durante la sua vita. Tuttavia, se l'anima non fosse stata cristiana e quindi avesse ignorato tutto ciò, il partecipare ad una Messa per lei l'aiuterebbe molto.
La Messa partecipata o fatta celebrare per un vivente lo aiuta come aiuta le anime del Purgatorio? Far celebrare o partecipare ad una Messa per una persona vivente procura un aiuto maggiore della Messa partecipata o fatta celebrare per la stessa persona dopo la sua morte.
Perché? Perché da vivi possiamo ancora ricevere delle grazie, cosa che non sarà più  possibile una volta che saremo in Purgatorio. Inoltre, con la persona ancora qui tra noi, attraverso la Messa è possibile anche proteggerla da qualsiasi pericolo.

Esiste qualche prova fisica della presenza reale di Cristo nell'Ostia Consacrata? Certamente, ci sono molte prove. C'è molto da leggere sui miracoli eucaristici avvenuti nella storia della Chiesa.
Qualche esempio. Teresa Neumann di Konnersreuth si nutrì per 36 anni solo delle particole della S. Comunione e di acqua, pur aumentando di peso ed invecchiando. Oggi c'è una donna che vive in una regione a nord di Parigi che si nutre solo dell'Ostia Consacrata da cinquanta o sessant'anni. Un po' di tempo fa il Suo Vescovo la fece rinchiudere per due settimane in una stanza d'ospedale per controllarla. Alla fine ne uscì sana come era entrata. Il Vescovo aveva fatto solo il suo dovere nell'insistere per questo ricovero e la donna il suo, nell'ubbidire. Gesù permette tali miracoli per mostrare all'umanità che è veramente presente nel Pane di Vita. Può anche leggere del Miracolo Eucaristico di Lanciano, in Italia, dove molti secoli fa un'ostia divenne un pezzo di carne e di sangue al momento della Consacrazione. Il fenomeno fu studiato, oltre che nel 1970, anche di recente: si confermò ancora una volta che si tratta di un pezzo fresco di muscolo del cuore umano.

Uno dei miracoli eucaristici che preferisco, accadde a Langewiese, in Germania, quando alcune ostie consacrate furono rubate da una chiesa. Il ladro, nonostante fosse un cristiano, si era lasciato corrompere per pochi soldi perché aiutasse a sottrarre le ostie per atti sacrileghi. All'atto di prenderle, tuttavia, improvvisamente le ostie incominciarono a sanguinare. Per lo shock e per paura della giustizia umana, i  complici avvolsero frettolosamente le ostie in un telo e le seppellirono in un bosco vicino a Langewiese. Poco dopo un aristocratico polacco passò di lì su una carrozza tirata da quattro cavalli. Improvvisamente i suoi cavalli si fermarono e si inginocchiarono. Per quanto si sforzasse, non riusciva assolutamente a farli rialzare e ripartire, neppure con la frusta. A quel punto egli incominciò a guardarsi intorno e vide il telo contenente le ostie sanguinanti. La notizia si sparse velocemente nel territorio circostante. Presto giunse sul posto, a guida di una processione, il Parroco di Langewiese, il quale raccolse le ostie e le riportò nella sua chiesa al suono delle campane in festa. Nei secoli ci sono state migliaia di prove che Gesù sia letteralmente e fisicamente nell'ostia consacrata; quella di Lanciano è   solo una delle più famose.

Ha conosciuto personalmente Teresa Neumann? Non la conobbi per sole due settimane, ma andai a visitare la sua tomba. Ero allora piuttosto malandata di salute, tuttavia, dopo quel pellegrinaggio mi sentii subito bene.
È possibile che le anime del Purgatorio si radunino maggiormente nelle località dove ci sono più preghiere e Messe piuttosto che in quelle dove si prega di meno? Sì, sicuramente. Si avvicinano ai loro parenti nel momento in cui essi pregano molto, sperando che una parte di queste preghiere serva anche a loro. I fedeli potrebbero sentirle ed anche vederle. I sacerdoti o coloro che sono in posizione di guida dovrebbero spiegar loro che è normale sentire i loro congiunti o cari amici defunti. Nel nostro mondo ultra secolarizzato, quando si parla di "sentire delle voci , si pensa subito ad una malattia mentale. Una tale spiegazione non può che essere suggerita da Satana. E' chiaro che alcune voci sono frutto di malattie mentali, altre ancora sono  voci di demoni, ma ve ne sono altre che sono buone, quindi questo fenomeno va visto come un grande dono. L'opinione diffusa che quando "si sentono delle voci" si è in presenza di una malattia mentale è un'esagerazione superficiale che può far tanto male a molte persone buone e sensibili. Per poter aiutare in questi casi occorrono tanto discernimento ed esperienza, cose che mancano alla gran parte dei medici che non conoscono l'argomento. Sono loro che dovrebbero andare a Messa e pregare molto per imparare di più al riguardo di queste manifestazioni concesse da Dio.

Secondo lei, le persone sono oggi sufficientemente attive nel partecipare e far celebrare Messe per i propri parenti ed amici defunti che probabilmente sono in Purgatorio? No, per nulla. Una parte importante del mio apostolato è di pregare insistentemente che le persone facciano molto di più di quello che effettivamente fanno. Molte più Messe dovrebbero essere celebrate e sentite per i defunti. Quest'attività va impostata con una certa regolarità: le Messe siano dette per il loro compleanno, onomastico, anniversario di matrimonio e di morte; e anche quando ci si sorprende a pensare a loro con insistenza. Vi è sempre una ragione per questi pensieri insistenti e si dovrebbe intervenire subito. Dobbiamo fare tutto quello che possiamo per loro; la Messa è il dono più grande che possiamo offrire loro.

Che cosa intende per onomastico? Oh, mi scusi. Alcuni lo chiamano il giorno del loro Santo. E' il giorno che la Chiesa dedica al Santo da cui prendiamo il nome. Il suo, ad esempio, sarebbe il 6 gennaio, la festa di S. Nicola. Se solo si insegnasse ai bambini qualcosa del loro Santo invece di sommergerli di regali per il loro compleanno, non si aiuterebbero molto di più a prepararsi alla vita? Nel giorno del compleanno tutto gira intorno a loro mentre la cosa più bella sarebbe indirizzare la loro attenzione su uno splendido modello di vita. Dovremmo dir loro che questo è un dono che viene da Gesù e da Maria ed anche dal loro Santo che si prende cura di loro in modo speciale. Non sono solo parole, è la pura verità. Questo dovrebbe incuriosirli e renderli desiderosi di saperne di più.

Significa forse che il fatto di dare un nome cristiano al bambino lo aiuta mentre il non darlo può nuocergli o piuttosto renderlo più vulnerabile nell'arco della sua esistenza? Sì, è così in un certo senso. Il Santo dal quale il bambino ha preso il nome, lo aiuterà automaticamente, con molto amore, dandogli forza e protezione. Non succederà se il bambino si chiama, non so, Sandokan! L'amore di Dio per lui non è diminuito naturalmente per questo, ma il bambino ha meno intercessori ed oggi è necessario cercare di avere il maggior numero possibile di intercessori. Sono sicura che Dio non gradisce che noi neghiamo ad un bambino un forte intercessore. Dobbiamo dare ai nostri figli, in ogni modo possibile, tutto ciò che serve per la loro felicità, la loro illuminazione e la loro realizzazione.
Maria, oggi esiste un tipo di Messa chiamata "Messa di guarigione dell'albero genealogico". È consigliata dallo psichiatra inglese che ho nominato in precedenza  ed anche da numerosi religiosi e laici che in ogni parte del mondo condividono il suo orientamento. Durante il Rito Penitenziale di questa Messa, a differenza di quello svolto in pochi minuti nella Messa tradizionale, il sacerdote si ferma e permette ad ognuno di confessare al vicino a bassa voce i peccati di un loro defunto. Mi sa dire se le anime del Purgatorio preferiscono questo tipo di Messa a quella tradizionale? Ciò che conta è che quella preghiera per il defunto sia sincera e profonda. E' molto importante intervenire in modo specifico perché avviene una duplice guarigione: nel defunto e nella persona vivente che compie il gesto. Il perdono dev'essere un percorso a due sensi affinché tutti siano liberi come Gesù ci vuole. Dobbiamo chiedere perdono a Gesù per ciò che le anime si portarono dietro. Chiedendo perdono per loro, facciamo molto di più che chiedere semplicemente perdono per noi stessi. Come possiamo chiedere di essere perdonati se non domandiamo la stessa misericordia per  gli altri, vivi o defunti che siano? "Perdona a noi i nostri debiti come noi li perdoniamo ai  nostri debitori". Qual è il parente che non ci ha mai ferito? Sono proprio i nostri parenti a cui dobbiamo maggiormente perdonare e per i quali dobbiamo fare di più. Chiamarle "Messe di guarigione", tuttavia, è un po' pericoloso perché potrebbero attirare persone che vogliono semplicemente vedere un miracolo e che non hanno, in realtà, nessuna intenzione di pregare. Questo timore potrebbe, a sua volta, indurre i fedeli a far celebrare le Messe in segreto, cosa che Gesù non gradirebbe perché NON desidera escludere nessuno. Una precauzione del genere potrebbe essere solo comprensibile quando i fedeli rischiano sofferenze terribili come succedeva nei paesi a regime comunista quando era severamente vietato celebrare e partecipare alla  S. Messa. Badi bene che l'offrire Messe per i defunti non è una formula magica come alcuni potrebbero sperare. OGNI singola Messa guarisce in una maniera che NON possiamo neppure immaginare. Ad ogni Messa noi potremmo intercedere, almeno brevemente, per i defunti come facciamo durante il Rito Penitenziale. Ma il vero segreto sta nell'intercedere per loro con il cuore, nella nostra preghiera quotidiana, durante tutto l'anno.

Le anime del Purgatorio le hanno mai parlato di qualche cosa che non amano o che  le fanno soffrire durante le Messe tradizionali di oggi? Oh, sì. Quante cose le fanno soffrire! Ad esempio il cosiddetto "segno della pace" ed il darsi la mano durante il 'Padre Nostro'.
Sono momenti che si verificano poco dopo la Consacrazione, quando tutta la nostra attenzione dovrebbe essere rivolta al Signore ed a Lui SOLTANTO. E' proprio allora che Egli ci è più vicino; invece succede che le persone si girano, guardandosi intorno e cercano una mano d'afferrare. Dovremmo, al contrario, non essere interrotti nella preghiera più profonda possibile con Lui e NON con un vicino spesso sconosciuto. Questo è voler introdurre un rituale mondano nella Messa piuttosto che voler portare Gesù più profondamente al Suo popolo.
Ho parlato di "vicino spesso sconosciuto" perché non si abbassi mai la guardia! E proprio nel più santo dei luoghi che si infiltra MAGGIORMENTE chi opera per Satana. Ed il contatto fisico rafforza le maledizioni che costoro offrono. Come sono felici di stringere le mani od anche di abbracciare le persone quando sono state distratte da Gesù! Il pericolo spesso si cela dietro la familiarità falsa e forzata. Se poi a tutto questo aggiungiamo il fatto che le persone non si confessano, queste Messe diventano un ricco terreno di caccia per chi, tra di noi, ha scelto di tormentare il  popolo di Cristo. Pregate il 'Padre Nostro' SOLO con Colui che ci ha dato la più grande delle preghiere. Datevi la mano fuori, quando avrete il tempo e la  possibilità di capire con chi avete a che fare. Essere veramente persone di preghiera e cauti non significa essere scorbutici ed ipercritici.

Ci sono, poi, gli applausi in chiesa, forse la cosa peggiore. Le chiese sono fatte perché in esse si preghi. Gesù è là, nel tabernacolo, e noi gli rubiamo tempo per applaudire un altro uomo che ha detto o fatto qualche cosa di grande, giusto e bello?! No! Tutto ciò è pericoloso per il sacerdote o per chi abbia parlato poiché gonfia il loro ego invece di aiutarli nella loro missione, da compiersi in umiltà, di portarci a Gesù. E così sbagliato, così in contraddizione con quella devozione che DOBBIAMO inculcare a tutti, specialmente ai nostri giovani! A scuola si prendono tutti per mano ed applaudono, ma dobbiamo insegnar loro che, invece, le chiese esistono soltanto perché loro s'incontrino con Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo e con Maria, per NESSUN altro motivo.
Ma furono le anime a dirle che lo scambiarsi il segno di pace ed il darsi la mano durante il 'Padre Nostro' non va bene? Sì, furono loro.
Le anime del Purgatorio le hanno mai parlato dei ministri straordinari dell'Eucarestia? Sì, in condizioni normali, solo le mani consacrate dei sacerdoti devono distribuire la Comunione. La legge della Chiesa dichiara che questa regola sia rispettata a meno che non si verifichino delle "circostanze straordinarie" come quella del sacerdote costretto a letto. "Straordinario» non significa una situazione in cui si debba aspettare due o dieci minuti in fila per ricevere la Comunione. Dobbiamo sempre prepararci a ricevere Gesù nella preghiera. Chi insiste che tutto sia finito il più presto possibile, non ha capito quale enorme privilegio, sorgente di grazie e protezione sia per noi ricevere Gesù.

Se poi qualcuno vuole una prova che i ministri straordinari dell'Eucarestia, con la disinvoltura con cui si creano oggigiorno, non sono voluti da Dio, ecco un racconto molto significativo.
Non molto tempo fa, in questa regione, mori una signora che distribuiva la Comunione e che aveva persuaso molte altre signore a fare altrettanto. Non la conoscevo molto bene, ma avevo sentito parlare di lei. Prima del funerale, la bara, che era già stata chiusa dopo l'estremo saluto dei familiari ed amici, venne riaperta dietro insistenza di un parente stretto che era giunto in ritardo. Nel sollevare il cofano, tuttavia, grande fu lo stupore dei presenti, tra i quali il sacerdote che officiava il rito funebre, nel constatare che c'era stato un cambiamento rispetto a prima: le mani della donna erano diventate tutte nere. Questo fatto fu per me, come per gli altri, la  conferma che Dio volle darci, che mani non consacrate non dovrebbero distribuire Gesù nella comunione.
E poi c'è il cosiddetto "altare dei fedeli", la cui instaurazione piacque molto a Satana. Gesù è nel tabernacolo, che dovrebbe sempre trovarsi al centro della chiesa. Nel voltare l'altare si crearono una serie di ostacoli spirituali. Per prima cosa, il fatto di vedere in volto il sacerdote che si pone tra l'assemblea dei fedeli ed il tabernacolo, spezza quella auspicata concentrazione su Gesù. Il volto di una persona è, come tutti sanno, l'elemento di comunicazione più importante tra le persone. E soltanto durante l'omelia che i fedeli dovrebbero rivolgere la loro attenzione al sacerdote, alle sue parole ed al suo volto. Nel girare l'altare, a Gesù venne dato un posto in fondo, posto che a sua volta venne spostato dilato ed infine, come già si presenta in molte chiese moderne, addirittura collocato in un'ala separata per non dire in un locale attiguo. Esattamente ciò che si prefiggeva Satana, liberarsi di Gesù!

Vi sono altri casi di rivelazioni private in cui si è manifestato grave disappunto per questioni di questo genere? Durante un'apparizione mariana alla quale era presente una persona di mia fiducia, si confermò quanto lamentato dalle anime. La Madonna apparve con la stessa modalità di sempre, durante una Messa, pochi minuti dopo la Consacrazione, ma in quell'occasione non si soffermò a pregare o a parlare con la veggente; benedisse semplicemente l'assemblea dei fedeli e poi scomparve dopo pochi secondi. Quando, più tardi, si domandò alla veggente perché l'apparizione fosse stata così breve, la sua risposta fu: "Perché Gesù era qui", indicando il posto con la mano. Se quindi la Vergine non ritiene giusto parlare con qualcuno mentre Nostro Signore è presente  con la Sua carne ed  il Suo sangue, come si permette una qualsiasi persona d'interrompere la nostra comunicazione con Lui?! Ad Akita, in Giappone, ad una suora a cui apparve la Madonna fu dato il quarto ammonimento circa la distribuzione della Comunione in mano. Quando questa notizia giunse alle mie orecchie provai una grande gioia.

Secondo lei, con quale frequenza dovremmo partecipare alla Santissima Messa? Tutti i giorni. E sorpreso? Non lo sia! Per avvicinarci a Dio dobbiamo per prima cosa, con un po' di disciplina, TROVARE IL TEMPO PER LUI. Non è stato forse Lui a donarci questa vita e questo tempo? Quindi non mi sembra che ci venga chiesto troppo se dedichiamo un po' della nostra giornata a LUI. Mi rendo perfettamente conto che la società di oggi ha costretto le persone in un ingranaggio vorticoso in cui, con mille scuse, trascurano quella terza parte di loro stesse che è quella spirituale. L'uomo ha bisogno di nutrire il corpo, la mente e lo spirito. Se trascura una qualsiasi di queste parti non potrà mai acquisire il giusto equilibrio e la pienezza di vita, e quindi perderà colpi. Ma Dio non vuole mai che qualcuno resti indietro. Le prometto con tutto il  cuore che se darà questo tempo a Gesù, rimarrà sorpreso di come abbia potuto vivere fino a quel momento senza di Lui. Egli ci dona tanta pace, tanta forza e tanta gioia. Gesù non è solo una delle tante stampelle psicologiche. Egli è Dio e quindi il nostro unico e migliore amico.

A proposito di Messa quotidiana, mi viene in mente una donna in Purgatorio che mi fece visita. In risposta alla mia solita domanda, esclamò: "Dica ai miei figli che potrò essere liberata se mi faranno dire settantacinque Messe feriali. Sono in Purgatorio perché non ho insegnato loro il valore della Messa feriale". Convocai la sua famiglia, dicendo di aver ricevuto questa precisa richiesta da parte della mamma. La famiglia non era povera e uno di loro replicò: "Bene, pagheremo per far dire queste settantacinque Messe e così la faccenda è chiusa". “No”, risposi con fermezza. "Non servirà, perché la ragione per cui vostra madre è in Purgatorio è di non avervi insegnato il valore della Messa feriale. Parteciperete tutti insieme a quel numero preciso di Messe, portando nel cuore come unica intenzione il bene della vostra cara mamma. E QUESTO ciò che vuole da voi". Borbottarono un po', poi decisero di seguire il mio consiglio.
Quindi vede che il Signore aveva per loro un Suo progetto che andava ben oltre quel gesto. Oggi, infatti, posso dire che continuano a frequentare la Messa feriale quasi tutti i giorni, pur avendo superato ampiamente le settantacinque Messe loro richieste; ciò che hanno ricevuto valeva dieci volte di più del sapere che la loro mamma era in Paradiso. Hanno fatto anche un affare! (risata).
Allora, per giungere ad una nostra piena realizzazione su questa terra è importante che vi sia un perfetto equilibrio tra quelle tre parti di cui consistiamo? Sì, è importantissimo. Se il secolarismo afferma che l'elemento spirituale non serve più in una società che si fonda sulla scienza e sulla psicologia, contraddice in pieno i fatti. Come si spiega che migliaia di persone se ne vanno a meditare sulle rive del Gange in India? Come si spiega il successo delle sette e nuove religioni che riempiono le sedi di congresso in tutti i paesi? L'elemento spirituale nell'individuo va nutrito esattamente come le altre due parti.

Nel momento in cui il mondo secolarizzato si confronta con persone dotate spiritualmente, esso rivela tutta la sua ignoranza e la sua confusione in materia. Non ha alcun problema, invece, quando si confronta con persone dotate fisicamente, che incorona di denaro e di gloria, mitizzandole agli occhi delle giovani generazioni. O quando si tratta di persone con notevoli doti intellettuali che impongono il loro pensiero alle masse. Ma quando si presenta una persona dotata spiritualmente, questo mondo incespica facilmente perché qui si richiedono ancora di più capacità di discernimento e di amore per comprendere se questi doni spirituali provengono da Dio o meno.
In genere, quasi tutti hanno sentito dire, almeno una volta, che i posseduti dal demonio possono manifestare abilità e forza fisica straordinarie. Molti di meno sanno che Satana era il più intelligente degli  Angeli  e  che,  pertanto,  può  intendersela bene con coloro che il mondo considera i suoi campioni più intelligenti. Quando, però, arriva una persona con caratteristiche spirituali fuori dal comune, il più delle volte siamo portati a confinarlo nel recinto dei malati mentali a meno che, naturalmente, non prometta successo, denaro, potere, surrogati dell'amore, ecc. ecc., tutte cose da cui siamo fortemente attratti.
Nel cercare, in queste tre tipologie, le persone più amate e rispettate, ci accorgiamo che si tratta sempre di persone che vivono questi loro doni con grande umiltà, perché hanno riconosciuto che quanto hanno è solo un dono di Dio e che sono quindi solo degli umili trasmettitori della Sua grandezza.

Chi è dotato fisicamente, deve prendersi cura della propria mente e della propria anima; chi è dotato intellettualmente, deve prendersi cura del corpo e dell'anima. Ne consegue che chi è dotato spiritualmente, deve interessarsi attivamente alle altre due parti. Dio desidera che vi sia umiltà ed equilibrio in tutto ciò che facciamo. L'equilibrio è tanto importante. Lo troviamo nella S. Messa dove confluiscono in  modo perfetto per noi tutte e tre le parti: la presenza reale di Cristo per l'anima, il Vangelo e gli altri insegnamenti per la mente, ed il pane ed il vino per il corpo.
Che cosa succede ed in che modo sono compromesse le persone quando si trascura la parte spirituale? Se quella parte di loro così vitale resta inattiva, la persona inconsapevolmente cerca un appiglio, una dipendenza che agisca da surrogato. E allora che si diventa facile preda della droga, dell'alcol, del sesso, del denaro, del potere, della posizione sociale, è allora che si diventa seguace di qualche guru che promette pace ed appagamento, ma non dice loro di essere in comunione con gli spiriti del male.
È la Messa dunque, ciò che più di ogni altra cosa soddisfa questa esigenza di nutrimento spirituale? Senza alcun dubbio'. E' per noi il modo più potente per unirci a Dio; è la preghiera più forte dataci da Dio. Il Suo amore per noi, il Suo supremo sacrificio ci perviene attraverso la Messa in modi che non potremo mai misurare.

Qual è il gesto più completo che potremmo fare quando offriamo una Messa per un'anima del Purgatorio? Quello più veloce, meno amorevole e un po' svogliato è di dare la nostra piccola offerta al sacerdote che l'infila nella sua agenda. E invece già molto meglio se si partecipa ad una Messa detta per quella persona. Inoltre ci sono conferme che avvengono guarigioni e liberazioni dal Purgatorio se c’è un parente od un buon amico del defunto che in quell'occasione si confessi. Il gesto migliore è di far scrivere nell'agenda del sacerdote il nome del defunto e poi che vi sia qualcuno pronto ad intercedere per quel defunto in quella Messa. Questo è il gesto più completo, più attento, più puro e più caritatevole di tutti.
Quanto a scrivere il nome nell'agenda della Parrocchia, è bene che questo sia l'unico nome presentato a Gesù in quella Messa. Mi rendo perfettamente conto che a causa della carenza di sacerdoti e quindi di Messe programmate, questo è impossibile. Oggi è molto comune che si accettino tre nomi per Messa. Ma chi le dice che non ne accettino anche trenta nomi per Messa? Specialmente quando, come quasi sempre avviene, hanno bisogno di fondi. Il nome dovrebbe essere uno solo per Messa.
Affido tutte le mie Messe di suffragio al Monastero dei Carmelitani a Fatima perché assicurano un solo suffragio per Messa e perché hanno veramente bisogno di denaro. Se vogliamo essere precisi e fare entrambe le cose, è bene sapere che il tempo e lo spazio non hanno alcuna importanza, quindi non è necessario partecipare proprio a quella Messa per la quale è stato dato quel nominativo. Il saperlo dovrebbe tranquillizzare coloro che hanno problemi di orario o di limiti di altro genere.

Quando si tratta di tempo e di spazio, ricordiamoci che Dio è Dio. Mi è spesso capitato di constatare guarigioni che si erano manifestate ancora prima che si celebrasse  la  Messa.  Voglio  dire,  non  solo  vi  furono  liberazioni  di anime  per    il Paradiso,   ma    scomparvero   anche   le   sofferenze di persone vive nel momento     in cui si decise che quella Messa andava celebrata. In questi casi Dio sa che l'intenzione è buona e che verrà espletata alla lettera e non vuole MAI che qualcuno abbia a soffrire più del necessario.
Mi può raccontare un episodio in cui un anima dimostrò chiaramente che è cosa buona e necessaria per loro che noi partecipiamo a più Messe? Certamente. Ricordo una giovane donna che desiderava impegnarsi maggiormente per le sante anime. Quando chiese alla sua mamma cosa potesse fare, questa le disse di andare a due Messe alla domenica anziché ad una sola. E così fece per un po di tempo. Poi il sacerdote se ne accorse, le chiese il motivo ed ella gli rispose che lo faceva per  le anime del Purgatorio. Il sacerdote, tuttavia, non riusciva ad accettare una cosa del genere ed arrivò al punto di dirle che poiché la seconda Messa non era valida, lei perdeva il suo tempo. Addolorata e confusa, riprese a partecipare ad una sola Messa domenicale. Poi, qualche tempo dopo, quel sacerdote morì ed apparve dal Purgatorio alla giovane, supplicandola di partecipare a tutte le Messe da cui l'aveva tenuta lontana con i suoi pessimi consigli, perché solo così si sarebbe liberato dalla sua condizione di anima purgante. Per aver dato consigli di questo genere, oggi purtroppo un peccato molto frequente, molti un giorno se ne rammaricheranno profondamente.
L'altro giorno Lei parlò della scienza... Le anime hanno mai voluto rettificare qualcosa che gli scienziati avessero dato per certo in base alle loro conoscenze? Al momento mi ricordo di un solo caso. Era stato posto il quesito di quando e dove fosse vissuta Eva. Alcuni scienziati americani ritennero di dover rispondere, dopo ricerche sofisticatissime, che Eva era vissuta circa 250.000 anni fa nel Nord Africa od in Asia Minore. Avevo allora chiesto alle anime se la notizia era attendibile. Mi avevano risposto di no. Quindi i nostri scienziati sappiano che ne hanno ancora di strada da fare. (Tratto da Fateci uscire di quì – Maria Simma risponde a questa chiamata delle anime del Purgatorio – 5.8 La Santa Messa - Maria Simma).

Cari figli, Dio desidera farvi santi, perciò attraverso me vi invita all'abbandono totale. La santa Messa sia per voi vita! Cercate di comprendere che la Chiesa è la casa di Dio, il luogo dove io vi riunisco e desidero mostrarvi la strada che conduce a Dio. Venite e pregate! Non osservate gli altri e non criticateli. La vostra vita sia invece una testimonianza sulla strada della santità. Le Chiese sono degne di rispetto e consacrate, perché Dio - che si è fatto uomo - sta dentro di esse giorno e notte. Perciò figlioli, credete, e pregate che il Padre vi accresca la fede, e poi chiedete ciò che vi è necessario. Sono con voi e gioisco per la vostra conversione. Vi proteggo con il mio manto materno. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! (Messaggio del 25 aprile 1988).


Bambini miei! Desidero che la santa messa sia per voi il regalo della giornata. Aspettatela, desiderate che essa cominci perché Gesù stesso si dà a voi durante la messa. Anelate dunque a quel momento in cui voi siete purificati. Pregate molto perché lo Spirito Santo rinnovi la vostra parrocchia. Se la gente assiste alla messa tiepidamente, ritorna a casa fredda e con il cuore vuoto. (Messaggio del 30 marzo 1984 dato al gruppo di preghiera)

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