giovedì 23 maggio 2024

"Vivere senza Dio è vivere nella tenebra e non conoscere mai l’amore del Padre!"

Cari figli, anche oggi vi invito di nuovo alla preghiera perché attraverso la preghiera vi avviciniate di più a Dio. Io sono con voi e desidero condurvi tutti sulla via della salvezza che Gesù vi dà. Di giorno in giorno vi sono sempre più vicina, anche se non siete coscienti e non volete riconoscere che con la preghiera siete poco legati a me. Quando vengono le prove e i problemi, allora dite: 'Dio! Madre! Dove siete?'. Io aspetto solo che voi mi diate il vostro sì per porgerlo a Gesù, affinché Egli vi ricolmi della sua grazia. Perciò accettate ancora una volta il mio invito a cominciare di nuovo a pregare finché la preghiera diventerà per voi gioia; allora scoprirete che Dio è onnipotente nella vostra vita quotidiana. Io sono con voi e vi aspetto. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! (Messaggio del 25 maggio 1992).

Le mani colme. — Oggi, dopo la santa Comunione, Gesù mi spiegò quanto desideri di venire nel cuore degli uomini: «Bramo di unirmi con le anime umane. È mia delizia vivere con esse. Sappi che quando vengo in un cuore umano, tengo le mani colme di grazie d'ogni sorta e desidero donarle, ma le anime nemmeno mi prestano attenzione, mi lasciano solo e s'occupano d'altro. Mi rattrista che esse non conoscano l'amore e che mi trattino come un oggetto senza vita!». (Invito al culto della divina misericordia - Pensieri di Santa Faustina Kowalska).

Tu solo dai te stesso. — O mio Signore, la tua misericordia fa scomparire l'abisso che divide il Creatore dalla creatura. Tu solo puoi darmi, al di là di tutti i doni, anche te stesso. In questo modo, i nostri cuori si comprendono, senza dover cercar parole. Nessuno può interrompere il nostro colloquio, in cui ti parlo dei perdoni segreti della tua misericordia. La tua misericordia abbraccia personalmente ogni anima. Per tale inconcepibile bontà, ti adoro, pur conoscendo quanto la mia adorazione sia meschina. (Invito al culto della divina misericordia - Pensieri di Santa Faustina Kowalska).

Desidero che chiedano molto. — Le anime che aspirano alla vera santità abbiano un culto speciale per la mia misericordia, poiché da essa scaturisce la sovrabbondanza di grazie che concedo. Desidero che soprattutto queste anime dimostrino una fiducia illimitata nella mia misericordia. Più l'anima confida, più riceve. Desidero che chiedano molto, perché io, a mia volta, desidero donare loro molto. Mi rattristo quando chiedono cose prive di valore: vi sono cuori ristretti fino alla grettezza. Incontrarmi nell'ipocrisia è ciò che mi fa soffrire più di tutto. Mi occupo della santità delle anime sincere e procuro ad esse tutto ciò che è indispensabile allo scopo. Invito al culto della divina misericordia. (Invito al culto della divina misericordia - Pensieri di Santa Faustina Kowalska).

Pazienza. — La suora che in chiesa ha il suo posto accanto al mio, si schiarisce la gola e tossicchia di continuo per tutto il tempo della meditazione. Oggi mi passò il pensiero per la testa di cambiar posto in tempo di meditazione. Tuttavia, pensai pure che, se avessi fatto questo, la consorella se ne sarebbe accorta e avrebbe potuto provarne dispiacere. Decisi quindi di restare al mio solito posto e offersi a Dio quest'atto di pazienza. Sul finire della meditazione, il Signore mi fece conoscere che, se mi fossi allontanata, avrei allontanato da me anche le grazie che intendeva darmi in seguito. (Invito al culto della divina misericordia - Pensieri di Santa Faustina Kowalska).

Gesù tra i poveri. — Gesù si presentò oggi alla porta del convento sotto l'aspetto di un giovane povero. Era malconcio e intirizzito dal freddo. Chiese di mangiare qualche cosa di caldo, ma, in cucina, non trovai nulla che fosse destinato ai poveri. Dopo aver cercato, rimediai un poco di minestra, la riscaldai e vi sminuzzai dentro del pane raffermo. Il povero la mangiò e, nel momento in cui mi restituiva la scodella, si fece riconoscere per il Signore del cielo e della terra.                    Dopo d'allora, il mio cuore s'accese d'un amore ancor più puro per i poveri. L'amore verso Dio ci apre gli occhi e fa vedere attorno a noi continuamente la necessità di darci agli altri con le azioni, le parole e la preghiera. (Invito al culto della divina misericordia - Pensieri di Santa Faustina Kowalska).

L'amore e il sentimento. — Gesù mi rivolse la parola: «Mia discepola, devi nutrire un grande amore per coloro che ti affliggono; fa del bene a quelli che ti vogliono del male». Risposi: «Mio Maestro, vedi bene che non sento per essi alcun amore, e ciò mi addolora». Gesù rispose: «Il sentimento non è sempre in tuo potere. Riconoscerai d'avere amore quando, dopo aver ricevuto ostilità e dispiaceri, non perderai la pace, ma pregherai per quelli che ti fanno soffrire e desidererai per essi il loro bene». (Invito al culto della divina misericordia - Pensieri di Santa Faustina Kowalska).

Cari figli tutti questi anni che Dio mi permette di essere con voi sono un segno dell’immenso amore che Dio ha verso ciascuno di voi e un segno di quanto Dio vi ama. Figlioli, quante grazie vi ha dato l’Altissimo e quante grazie vuole donarvi. Ma, figlioli, i vostri cuori sono chiusi, vivono nella paura e non permettono che l’amore di Gesù e la sua pace prendano possesso dei vostri cuori e regnino nelle vostre vite. Vivere senza Dio è vivere nella tenebra e non conoscere mai l’amore del Padre e la sua cura per ciascuno di voi. Perciò figlioli, oggi in modo particolare pregate Gesù affinché da oggi la vostra vita sperimenti una nuova nascita in Dio ed affinché la vostra vita divenga una luce che si emani da voi. In questo modo diventerete testimoni della presenza di Dio nel mondo anche per ogni uomo che vive nella tenebra. Figlioli, io vi amo e intercedo ogni giorno presso l’Altissimo per voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. (Messaggio del 25 dicembre 2015 a Jacov).






Figli cari! E’ necessario che in questo tempo preghiate di più da soli. Pregate ogni giorno gli uni per gli altri. Ad ogni uomo è necessaria la preghiera. Quindi, anche quando non sarete più insieme, dovete continuare a formarvi con la preghiera personale. Quando diventerete veramente consapevoli che senza la preghiera non si può fare nulla, allora sarete in grado di testimoniare ciò agli uomini attorno a voi. Desidero che questa sera vi incoraggiate l’un l’altro su questo impegno: lasciamo i legami del mondo ed eleviamo i cuori al Cielo e al Padre celeste. Cari figli, se rimanete chiusi non potete scoprire Gesù in ogni creatura. Voi dovete aprire i cuori per capire la sua volontà. Perciò, di giorno in giorno cercate di sperimentare la pace che Gesù vi dona e così riconoscerete la sua voce. Io vi benedico. (Messaggio del 13 giugno 1987).

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