venerdì 8 giugno 2018

"Madre, ma perché strilli? E Padre Pio resuscitò il neonato morto!"

Maggio 1925. Il bambino era appena nato, quando Maria, la mamma, dopo una visita medica, seppe che suo figlio aveva una malattia molto grave e difficile. Quando non ci furono più speranze di salvarlo, prese un treno e andò a San Giovanni Rotondo da Padre Pio. Aveva tanto sentito parlare di questo frate, delle sue stigmate come le ferite di Gesù, delle sue guarigioni, dei miracoli, e della fiducia e la speranza che dava agli infelici, e malgrado la lontananza dal suo paese, lui era la sua ultima speranza. Durante il viaggio però il bambino muore. Disperata lo avvolge con i suoi indumenti, lo veglia sconvolta per tutta la notte, poi lo mette nella valigia e la chiude. Il giorno dopo arriva a San Giovanni Rotondo, devastata dal dolore, ha perso il suo bambino, la cosa più bella della sua vita ma non ha perso la fede in Dio. Arriva la sera e lei si mette in fila con gli altri per confessarsi con Padre Pio, e tra le mani tiene la valigia nella quale c’è il corpo del suo bambino morto la sera prima. Lui è nel confessionale e prega, Maria si inginocchia in un pianto disperato e lo implora di aiutarla, lui la guarda profondamente in silenzio, lei apre la valigia e gli mostra il quel corpino senza vita. Padre Pio a quella vista è straziato da quel dolore e da quella madre senza più respiro e inconsolabile. Prende quel corpicino senza vita, gli poggia la mano stimmatizzata sul capo e recita una preghiera alzando gli occhi al cielo. Un attimo dopo, il bambino è vivo, si rianima, muove prima le gambe e poi le braccine come se si fosse svegliato da un lungo sonno. Padre Pio si volta verso la mamma e dice: «Madre, perché strilli, non vedi che tuo figlio dorme?». Le grida della donna e di tutti i presenti nella piccola chiesa esplodono in una gioia incredibile e tutte le persone gridano al miracolo. La notizia di questo umile frate, che guarisce gli storpi e resuscita i morti, si diffonde pian piano in tutto il mondo. (San Pio da Pietrelcina).

Cari figli, l'amore mi conduce a voi, l'amore che desidero insegnare anche a voi: il vero amore. L'amore che mio Figlio vi ha mostrato quando è morto sulla croce per amore verso di voi. L'amore che è sempre pronto a perdonare e a chiedere perdono. Quanto è grande il vostro amore? Il mio Cuore materno è triste mentre nei vostri cuori cerca l'amore. Non siete disposti a sottomettere per amore la vostra volontà alla volontà di Dio. Non potete aiutarmi a far sì che coloro che non hanno conosciuto l'amore di Dio lo conoscano, perché voi non avete il vero amore. Consacratemi i vostri cuori ed io vi guiderò. Vi insegnerò a perdonare, ad amare il nemico ed a vivere secondo mio Figlio. Non temete per voi stessi. Mio Figlio non dimentica nelle difficoltà coloro che amano. Sarò accanto a voi. Pregherò il Padre Celeste perché la luce dell'eterna verità e dell'amore vi illumini. Pregate per i vostri pastori perché, attraverso il vostro digiuno e la vostra preghiera, possano guidarvi nell'amore. Vi ringrazio. (Messaggio straordinario dato a Mirjana del 2 febbraio 2013).

Il mio Cuore materno desidera la vostra sincera conversione e che abbiate una fede salda, affinché possiate diffondere amore e pace a tutti coloro che vi circondano. Ma, figli miei, non dimenticate: ognuno di voi dinanzi al Padre Celeste è un mondo unico! Perciò permettete che l’azione incessante dello Spirito Santo abbia effetto su di voi. Siate miei figli spiritualmente puri. Nella spiritualità è la bellezza: tutto ciò che è spirituale è vivo e molto bello. Non dimenticate che nell'Eucaristia, che è il cuore della fede, mio Figlio è sempre con voi. Egli viene a voi e con voi spezza il pane perché, figli miei, per voi è morto, è risorto e viene nuovamente. Queste mie parole vi sono note perché esse sono la verità, e la verità non cambia: solo che molti miei figli l’hanno dimenticata. Figli miei, le mie parole non sono né vecchie né nuove, sono eterne. Perciò invito voi, miei figli, a osservare bene i segni dei tempi, a “raccogliere le croci frantumate” e ad essere apostoli della Rivelazione. (Tratto dal messaggio straordinario dato a Mirjana del 2 maggio 2016).

Cari figli, oggi vi invito tutti a pregare con tutto il cuore e a cambiare di giorno in giorno la vostra vita. Specialmente vi invito, cari figli, a incominciare a vivere santamente con le vostre preghiere e sacrifici, perché desidero che ognuno di voi, che è stato a questa fonte di grazia, arrivi in Paradiso con il dono speciale che è stato dato a me, cioè la santità. Perciò cari figli, pregate e cambiate ogni giorno la vostra vita affinché diventiate santi. Io sarò sempre vicino a voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata! (Messaggio del 13 novembre 1986).

Dio desidera farvi santi, perciò attraverso me vi invita all'abbandono totale. La santa Messa sia per voi vita! Cercate di comprendere che la Chiesa è la casa di Dio, il luogo dove io vi riunisco e desidero mostrarvi la strada che conduce a Dio. Venite e pregate! Non osservate gli altri e non criticateli. La vostra vita sia invece una testimonianza sulla strada della santità. Le Chiese sono degne di rispetto e consacrate, perché Dio - che si è fatto uomo - sta dentro di esse giorno e notte. Perciò figlioli, credete, e pregate che il Padre vi accresca la fede, e poi chiedete ciò che vi è necessario. Sono con voi e gioisco per la vostra conversione. Vi proteggo con il mio manto materno. (Tratto dal messaggio del 25 aprile 1988).







Milioni di bambini continuano a morire a causa dell’aborto. La strage degli innocenti non è avvenuta soltanto dopo la nascita di mio Figlio. Si ripete ancora oggi, ogni giorno. (Messaggio straordinario del 2 febbraio 1999). 


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