venerdì 7 settembre 2018

Le Stimmate di Annaliese Michel

Le mie parole sono semplici, ma sono colme di amore materno e sollecitudine. Figli miei, su di voi si addensano sempre più ombre di tenebra e d’illusione, ma io vi invito alla luce e alla verità: io vi invito a mio Figlio. Solo lui può trasformare la disperazione e la sofferenza in pace e serenità. Solo lui può dare speranza nei dolori più profondi. Mio Figlio è la vita del mondo. Quanto meglio lo conoscerete, quanto più vi avvicinerete a lui, tanto più lo amerete, perché mio Figlio è l’Amore. L’amore cambia ogni cosa, rende bellissimo anche ciò che, senza amore, vi pare insignificante. Perciò vi dico di nuovo che, se volete crescere spiritualmente, dovete amare molto. So, apostoli del mio amore, che non è sempre facile ma, figli miei, anche le vie dolorose sono strade che portano alla crescita spirituale, alla fede ed a mio Figlio. Figli miei, pregate! Pensate a mio Figlio. In ogni momento della giornata innalzate il vostro animo a lui. Io raccoglierò le vostre preghiere come fiori del giardino più bello e le donerò a mio Figlio. Siate autentici apostoli del mio amore, diffondete a tutti l’amore di mio Figlio. Siate i giardini del fiore più bello. Aiutate con la preghiera i vostri pastori, perché possano essere dei padri spirituali colmi d’amore verso tutti gli uomini. (Tratto dal messaggio del 2 settembre 2018 a Mirjana).

Anneliese Michel nacque in Germania il 21 settembre 1952, più precisamente nella cittadina bavarese di Leiblfing; crebbe in una famiglia cattolica di stampo tradizionalista ed i suoi genitori, Josef e Anna Michel, furono molto premurosi nel farle ricevere un’adeguata istruzione religiosa. Dopo il suo rilascio continuò a studiare in un liceo di Aschaffenburg, ma ben presto diverse convulsioni attribuite successivamente ad una rara forma d’epilessia la costrinsero di nuovo ad interrompere il corso di studi. Le convulsioni erano talmente violente che Anneliese divenne incapace di formare un discorso coerente ed aveva difficoltà a camminare senza assistenza. I primi sintomi che lasciavano intuire un’influenza malefica dietro alle più comuni malattie si manifestarono nel corso d’un pellegrinaggio: durante il viaggio in pullman iniziò, tra lo stupore dei presenti, a parlare con voce maschile molto profonda. Quando, successivamente, i pellegrini raggiunsero il santuario, la ragazza iniziò ad urlare numerose maledizioni.

Cari figli, questa sera vi chiedo in particolare di onorare il Cuore del mio Figlio Gesù. Pensate alle ferite inferte al Cuore di mio Figlio, quel Cuore offeso con tanti peccati. Questo Cuore viene ferito da ogni peccato grave. Grazie per venuti anche questa sera! (Messaggio del 5 aprile 1984).

Anneliese scrive nelle sue testimonianze che un giorno era a passeggio con il suo ragazzo in un parco e gli apparve le Madonna. Il fidanzato assistette incredulo al miracolo che gli si stava compiendo dinnanzi: Annaliese era divenuta raggiante ed era in estasi. Ella afferma che la Vergine le si rivolse con queste Parole: "Il mio cuore soffre molto perché tante anime vanno all'inferno. E' necessario fare penitenza soprattutto per i peccati della Chiesa e dei sacerdoti e poi per tutta l'umanità! Vuoi fare penitenza per queste anime, in modo che tutte queste persone non vadano all'inferno?". Anneliese decise di accettare, non del tutto conscia di quali e quante sofferenze avrebbe patito negli ultimi anni della sua vita. Il fidanzato tutt'oggi sconvolto per quanto accaduto, successivamente affermerà che Annaliese ha visto il Cristo Sofferente, ha visto l'Innocente che volontariamente si sacrifica per salvare gli altri! Solo dopo la promessa fatta alla Vergine, la ragazza si rese conto del peso immane di cui si era caricata e in confidenza disse al suo prete esorcista: "Padre, non ho mai pensato che sarebbe stato così spaventoso. Ho voluto soffrire per altre persone di modo che non finiscano all'inferno. Ma non avrei mai pensato che sarebbe stato così spaventoso, così orribile. A volte, si pensa, “soffrire è una cosa facile!”…ma diventa davvero difficile che non si riesce a fare neppure un singolo passo. E' impossibile immaginare come possano forzare un essere umano. Non hai più alcun controllo su te stesso... Infatti la possessione di Annaliese è stata una delle più terrificanti mai verificatesi ad oggi!

Oggi vi invito affinché con il digiuno e la preghiera tracciate la strada per la quale mio Figlio entrerà nei vostri cuori. Accoglietemi come madre e messaggera dell’amore di Dio e del Suo desiderio per la vostra salvezza. Liberatevi da tutto quello che del passato vi appesantisce e dà senso di colpa, da tutto ciò che vi ha condotto nell'inganno - tenebra. Accogliete la luce. Rinascete nella giustizia di mio Figlio. (Tratto dal messaggio straordinario dato a Mirjana del 2 giugno 2010).

Attorno alla fine del 1975 Padre Renz e Padre Alt, stupiti per la gravità della possessione, riuscirono ad ottenere i primi risultati scacciando alcuni dei diavoli: essi riferirono che la Vergine Maria aveva promesso d’intervenire per espellerli, seppur non tutti. Questo particolare fu ancor più evidente quando sia Fleischmann che Lucifero, prima d’uscire dal corpo della ragazza, furono costretti a recitare l’incipit dell’Ave Maria. Tuttavia i rimanenti, incitati più volte ad uscire dai sacerdoti, dissero: “Vogliamo andarcene, ma non possiamo!“. La croce che Anneliese Michel accettò di portare era destinata ad accompagnarla sino al termine estremo della vita. Dopo 10 mesi e 65 esorcismi, il primo giorno di luglio del 1976 Anneliese, come aveva predetto nelle sue lettere, morì come martire a soli 24 anni, stremata dalle precarie condizione fisiche. L’autopsia sul corpo riscontrò la presenta delle Stimmate, un ulteriore segno della sua personale sofferenza per la redenzione delle anime.

Io vi raduno sotto il mio manto materno, per aiutarvi a conoscere l'amore di Dio e la sua grandezza. Figli miei, Dio è grande. Sono grandi le sue opere. Non ingannatevi che potete fare senza di Lui neanche un passo, figli miei. Andate e testimoniate il suo amore. Io sono con voi. Vi ringrazio. (Messaggio straordinario dato a Mirjana del 2 settembre 2006).







Adesso, proprio adesso dovete essere i miei bambini! Non domani o dopodomani, ma adesso! Se avete delle difficoltà datele a me perché io sono vostra madre e vi aspetto sempre e vi amo. Se non sentite amore in questo mondo, sappiate che io vi amo! (Messaggio dato al gruppo di preghiera del 15 dicembre 1985). 


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