venerdì 2 dicembre 2022

"La vostra fede e la confidenza nel Padre Celeste sono rose profumate che mi offrite!"

Cari figli, il vostro amore puro e sincero attira il mio Cuore materno. La vostra fede e la confidenza nel Padre Celeste sono rose profumate che mi offrite: il bouquet di rose più bello, formato dalle vostre preghiere, da opere di misericordia e di carità. Apostoli del mio amore, voi che cercate di seguire mio Figlio sinceramente e con cuore puro, voi che sinceramente lo amate, siate voi ad aiutare: siate un esempio per coloro che non hanno ancora conosciuto l’amore di mio Figlio. Però, figli miei, non soltanto con le parole, ma anche con opere e sentimenti puri, mediante i quali glorificate il Padre Celeste. Apostoli del mio amore, è tempo di veglia ed a voi richiedo amore; di non giudicare nessuno, poiché il Padre Celeste giudicherà tutti. Chiedo che voi amiate, che diffondiate la verità, poiché la verità è antica: essa non è nuova, essa è eterna, essa è la verità! Essa dà testimonianza dell’eternità di Dio. Portate la luce di mio Figlio e squarciate la tenebra che sempre più vuole afferrarvi. Non abbiate paura: per la grazia e l’amore di mio Figlio, io sono con voi! Vi ringrazio! (Messaggio del 2 marzo 2020).

Oggi in modo speciale vi porto il piccolo Gesù perché vi benedica con la Sua benedizione di pace e di amore. Cari figli, non dimenticate che questa è una grazia che molta gente non comprende e non accetta. Perciò voi, che dite di essere Miei e chiedete il Mio aiuto, date tutto di voi stessi, anzitutto date il vostro amore e l'esempio nelle vostre famiglie. Voi dite che Natale è la festa della famiglia; allora cari figli, mettete Dio nelle vostre famiglie al primo posto, affinché Egli possa donarvi la pace e proteggervi non solo dalla guerra ma, anche in tempo di pace, da ogni assalto satanico. Se Dio è con voi avete tutto, mentre quando non lo avete, siete poveri e persi e non capite dalla parte di chi state. Perciò, cari figli, decidetevi per Dio e poi riceverete tutto. (Tratto dal messaggio del 25 Dicembre 1991 a Ivan).

Caro figlio! Io sono tua madre e ti amo incondizionatamente. Da oggi non ti apparirò più ogni giorno ma soltanto il giorno di Natale, il giorno della nascita di mio Figlio. Non essere triste perché io sarò sempre con te come madre, e come ogni vera madre non ti abbandonerò mai. Continua a seguire la voce di mio Figlio, che è via di pace e di amore. Cerca di perseverare nella missione che ti ho affidato. Sii modello di un uomo che ha conosciuto Dio, l’amore di Dio. Si veda sempre in te un esempio di come Dio opera negli uomini e attraverso gli uomini. Io ti benedico con la mia benedizione materna e ti ringrazio di aver risposto alla mia chiamata. (Messaggio del 12 Settembre 1998 a Jakov).

La leggenda narra di un vecchio mercante, avido e avaro, che per tutta la vita aveva accumulato ricchezze su ricchezze piangendo miseria e simulando nullatenenza durante le sue compravendite. Una notte, arrivato in vecchiaia, fu colto da una spaventosa insonnia e continuava a rivoltarsi nel letto sino a che la sua attenzione non fu attirata da rumori che provenivano dall'esterno. L'uomo apri l'uscio di casa e vide una folla di uomini che si recavano verso una comune direzione. Tra questi uno si volse verso di lui chiamandolo: "Fratello! Non vuoi unirti a noi?" Qualcuno sorrideva, qualcuno tendeva la mano. Il mercante si lasciò trasportare, pensando a quanto questa povera gente fosse gentile con lui, che era stato scontroso e arrivista per tutta la sua vita. Cammina cammina. giunsero alla grotta di Betlemme e tutti entrarono ad omaggiare Gesù Bambino e tutti, anche i più poveri, avevano qualcosa in dono. Il mercante allora si rese conto che lui, l'unico ricco, che avrebbe potuto portare molti doni, era a mani vuote. Allora si gettò ai piedi del bambino e pianse, pianse chiedendo perdono, pianse spostandosi e reggendosi a un albero, finché il suo cuore non cambiò, vestendosi di bontà e dolcezza. Le sue lacrime, al mattino, divennero perle splendenti tra due foglioline: era nato così il vischio. (La leggenda del vischio).

Caro figlio! Io sono tua madre e ti amo incondizionatamente. Da oggi non ti apparirò più ogni giorno ma soltanto il giorno di Natale, il giorno della nascita di mio Figlio. Non essere triste perché io sarò sempre con te come madre, e come ogni vera madre non ti abbandonerò mai. Continua a seguire la voce di mio Figlio, che è via di pace e di amore. Cerca di perseverare nella missione che ti ho affidato. Sii modello di un uomo che ha conosciuto Dio, l’amore di Dio. Si veda sempre in te un esempio di come Dio opera negli uomini e attraverso gli uomini. Io ti benedico con la mia benedizione materna e ti ringrazio di aver risposto alla mia chiamata. (Messaggio del 12 Settembre 1998 a Jakov).

Oggi vi invito a compiere qualcosa di concreto per Gesù Cristo. Desidero che ogni famiglia della parrocchia, in segno di abbandono a Gesù, porti un fiore entro il giorno della gioia (il Natale). Desidero che ogni membro della famiglia abbia un fiore accanto al Presepio, affinché Gesù possa venire e vedere il vostro abbandono a Lui. (Tratto dal messaggio del 20 Dicembre 1984).


Desidero che siate come un fiore che fiorisca a Natale per Gesù!

O Santo Bambino Gesù, in te solo l'anima nostra, trova il vero conforto!


Il mio invito per Natale è questo: glorifichiamo insieme Gesù. Io quel giorno ve lo dono in modo particolare: vi invito a glorificare quel giorno, Gesù e la sua nascita! Cari figli, quel giorno pregate di più e pensate di più a Gesù. (Tratto dal messaggio del 12 Dicembre 1985).

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