venerdì 2 settembre 2022

Sulle stimmate di Natuzza Evolo: frasi, preghiere, figure religiose!

Cari figli, secondo la volontà di mio Figlio ed il mio materno amore vengo a voi, miei figli, ed in particolare per coloro che ancora non hanno conosciuto l’amore di mio Figlio. Vengo a voi che pensate a me, che mi invocate. A voi do il mio materno amore e porto la benedizione di mio Figlio. Avete cuori puri e aperti? Vedete i doni, i segni della mia presenza e del mio amore? Figli miei, nella vostra vita terrena ispiratevi al mio esempio. La mia vita è stata dolore, silenzio ed un’immensa fede e fiducia nel Padre Celeste. Nulla è casuale: né il dolore, né la gioia, né la sofferenza, né l’amore. Sono tutte grazie che mio Figlio vi dona e che vi conducono alla vita eterna. Mio Figlio vi chiede l’amore e la preghiera in lui. Amare e pregare in lui vuol dire — come Madre voglio insegnarvelo — pregare nel silenzio della propria anima, e non soltanto recitare con le labbra. Lo è anche il più piccolo bel gesto compiuto nel nome di mio Figlio; lo è la pazienza, la misericordia, l’accettazione del dolore ed il sacrificio fatto per gli altri. Figli miei, mio Figlio vi guarda. Pregate per vedere anche voi il suo volto, ed affinché esso possa esservi rivelato. Figli miei, io vi rivelo l’unica ed autentica verità. Pregate per comprenderla e poter diffondere amore e speranza, per poter essere apostoli del mio amore. Il mio Cuore materno ama in modo particolare i pastori. Pregate per le loro mani benedette. Vi ringrazio! (Messaggio del 2 Settembre 2016 a Mirjana).

Sulle piaghe realmente accadeva qualcosa che la medicina non è mai riuscita a spiegare. l suo corpo sudava sangue che sui vestiti o sui fazzoletti ‘componeva’ scritte e disegni. Sembra una storia incredibile, invece, è quello che è accaduto per buona parte della sua vita a Natuzza Evolo. Senza mai che i medici e gli studiosi che analizzavano questi fenomeni, fossero in grado di dare una valida spiegazione scientifica.
A raccontare cosa accadeva della mistica calabrese, per cui si è aperto il processo di beatificazione, è il volume “Natuzza Evolo – Le stimmate, la Madonna e l’angelo custode” di Don Marcello Stanzione.
Trascorsi circa otto mesi, nel giugno 1939 in occasione del sacramento della Cresima, nel momento stesso in cui il vescovo di Mileto le segnava con l’olio santo del Crisma la fronte, Natuzza provò una forte emozione, insieme a brividi e alla sensazione di qualcosa che le scorreva sulla schiena. Rientrata in casa, la signora Alba Collòca insieme a un’amica, constatarono che una grande croce di sangue era apparsa sul retro della sua camicia. Fu forse questa la sua prima manifestazione “emografica”.
Questi episodi, sicuramente fuori dal comune, sono state definite scritture di sangue. Con questa espressione si vuole indicare la comparsa misteriosa su un tessuto bianco applicato sulla pelle umana piagata, di rosso vivo o anche sbiadito. E Natuzza “funzionava” proprio come una sorta di macchina tipografica: si metteva il fazzoletto sul suo petto, avvolto, piegato o stropicciato; lo si levava, ed era come se una macchina vi avesse stampato scritte e disegni.
«Si leggeva di tutto e si leggeva meravigliosamente bene», precisava a quei tempi l’avvocato Collòca. e ricordiamoci, evidenzia Don Marcello Stanzione nel suo libro, che Natuzza era analfabeta e non era in grado di comprendere da sola il significato delle scritture, tanto che ne doveva chiedere agli altri l’interpretazione.
Le scritte riproducevano passi della Bibbia, Vecchio e Nuovo testamento, inni, motti religiosi, sentenze, versetti, preghiere lunghe e brevi anche in latino, in greco, in aramaico, in tutte le lingue moderne. In questi casi il sangue superando misteriosamente le barrire presentate dalle varie pieghe, si andava a disporre all’interno sui punti giusti.
I disegni e le figure mistiche consistevano in croci, calici, ostie e ostensori raggianti, corone di spine, rosari, stelle a cinque punte, angeli, colombe, figure e altri simboli della fede.
La sudorazione ematica si verificava con gocce che spuntavano quasi sempre sulla fronte, sulle guance, sul mento e sul lato sinistro del suo petto. Le gocce si riproducevano anche sul dorso e sul palmo delle sue mani, sul dorso dei piedi, sulla spalla sinistra o destra. Ma anche dagli occhi scendevano grosse lacrime di sangue.
Sono innumerevoli gli episodi testimoniati. ne citiamo almeno due che ebbero come testimone Don Clemente Silipo. Il parroco distribuiva la comunione, e Natuzza era inginocchiata all’altare per prenderla: appena l’ostia fu accostata alle sue labbra, sull’occhio spuntò una grossa lacrima di sangue. Natuzza si asciugò con il fazzoletto, e su questo apparve una croce.
Un’altra volta il parroco venne chiamato da alcune giovani che erano inginocchiate vicino a Natuzza. Insieme a tutti i presenti vide che sul dorso della sua mano destra una goccia di sangue aveva assunto la forma di un’ostia con dentro, chiarissima, l’iscrizione IHS.
Intanto, mentre le sudorazioni ematiche di Natuzza con tali figure e scritte a carattere religioso erano diventate più frequenti, nel 1948, un’équipe di medici giunse da Roma a Paravati. I ricercatori fecero esperimenti, analisi e controanalisi per stabilire se emergevano fattori patologici nell’ambito della sua sfera nervosa, di quella ormonica, o altro, per controllare se l’organismo di Natuzza fosse sano dal punto di vista clinico o se avesse avuto qualche carenza o deficit. Questi esami diedero esiti del tutto normali.
Negli anni ’50 e ’60 arrivarono, sempre a Paravati, sia un gruppo di ricercatori inviato dal noto endocrinologo, il professor Nicola Pende, sia un altro inviato da una università americana: ambedue conclusero le loro indagini dichiarando che il fenomeno delle stimmate e quello delle scritte fiorite dal sangue asciugato su stoffe e fazzoletti restavano inspiegabili.

Cari figli, oggi, per la vostra unione con mio Figlio, vi invito ad un passo difficile e doloroso. Vi invito al riconoscimento completo ed alla confessione dei peccati, alla purificazione. Un cuore impuro non può essere in mio Figlio e con mio Figlio. Un cuore impuro non può dare un frutto d’amore e di unità. Un cuore impuro non può compiere cose rette e giuste, non è un esempio della bellezza dell’Amore di Dio per coloro che gli stanno attorno e che non l’hanno conosciuto. Voi, figli miei, vi riunite attorno a me pieni di entusiasmo, di desideri e di aspettative, ma io prego il Padre Buono di mettere, per mezzo dello Spirito Santo del mio Figlio, la fede nei vostri cuori purificati. Figli miei, ascoltatemi, incamminatevi con me. (Messaggio del 2 Luglio 2011 a Mirjana).


Quali sono le tentazioni del re del male per intrappolarci?

Vi invito ad essere le mie mani tese in questo mondo che mette Dio all’ultimo posto!


Anche oggi desidero invitarvi a pregare per i miei pastori nella Chiesa. Pregate, cari figli, affinché accolgano me, accolgano i miei messaggi e vivano i miei messaggi. Perché siano portatori dei miei messaggi in questo mondo stanco. Cari figli, essi, fortificati dallo Spirito Santo e dalla fede, siano portatori del Santo Vangelo ed evangelizzatori nelle famiglie! Pregate, cari figli, per i miei pastori e siate perseveranti nella preghiera. (Tratto dal messaggio del 29 Maggio 2015 a Ivan).


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