venerdì 17 giugno 2022

Santissima Vergine Immacolata e madre mia Maria!

Ricordati e rammentati, o dolcissima Vergine, che Tu sei mia Madre e che io sono Tuo figlio; che Tu sei potente e che io sono poverissimo, timido e debole. Io Ti supplico, dolcissima Madre, di guidarmi in tutte le mie vie, in tutte le mie azioni. Non dirmi, Madre stupenda, che Tu non puoi, poiché il Tuo amatissimo Figlio ti ha dato ogni potere, sia in cielo che in terra. Non dirmi che Tu non sei tenuta a farlo, poiché Tu sei la Mamma di tutti gli uomini e, particolarmente, la mia Mamma. Se Tu non potessi ascoltare, io Ti scuserei dicendo: «è vero che è mia Mamma e che mi ama come Suo figlio, ma non ha mezzi e possibilità per aiutarmi». Se Tu non fossi la mia Mamma, io avrei pazienza e direi: «ha tutte le possibilità di aiutarmi, ma, ahimè, non è mia Madre e, quindi, non mi ama». Ma invece no, o dolcissima Vergine, Tu sei la mia Mamma e per di più sei potentissima. Come potrei scusarti se Tu non mi aiutassi e non mi porgessi soccorso e assistenza? Vedi bene, o Mamma, che sei costretta ad ascoltare tutte le mie richieste. Per l’onore e per la gloria del Tuo Gesù, accettami come Tuo bimbo senza badare alle mie miserie e ai miei peccati. Libera la mia anima e il mio corpo da ogni male e dammi tutte le Tue virtù, soprattutto l’umiltà. Fammi regalo di tutti i doni, di tutti i beni e di tutte le grazie che piacciono alla Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen. (Tu sei mia Madre di San Francesco di Sales).

Rimani, Maria, accanto a tutti gli ammalati del mondo, di coloro che in questo momento, hanno perso conoscenza e stanno per morire; di coloro che stanno iniziando una lunga agonia, di coloro che hanno perso ogni speranza di guarigione; di coloro che gridano e piangono per la sofferenza; di coloro che non possono curarsi perché poveri; di quelli che vorrebbero camminare e devono restare immobili; di quelli che vorrebbero riposare e la miseria costringe a lavorare ancora; di quelli che sono tormentati dal pensiero di una famiglia in miseria; di quanti devono rinunciare ai loro progetti; di quanti soprattutto non credono in una vita migliore; di quanti si ribellano e bestemmiano Dio; di quanti non sanno o non ricordano che il Cristo ha sofferto come loro. (Rimani accanto, Maria. Chiesa di La Roche-Pozay).

Ti saluto, Signora santa, regina santissima, Madre di Dio, Maria, che sempre sei Vergine, eletta dal santissimo Padre celeste e da Lui, col santissimo Figlio diletto e con lo Spirito Santo Paraclito, consacrata. Tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene. Ti saluto, suo palazzo. Ti saluto, sua tenda. Ti saluto, sua casa. Ti saluto, suo vestimento. Ti saluto, sua ancella. Ti saluto, sua Madre. E saluto voi tutte, sante virtù, che per grazia e lume dello Spirito Santo siete infuse nei cuori dei fedeli affinché le rendiate, da infedeli, fedeli a Dio. Amen. (Ti saluto, sua Ancella di San Francesco d’Assisi).

Santissima Vergine Immacolata e madre mia Maria, a voi che siete la Madre del mio Signore, la regina del mondo, l’avvocata, la speranza, il rifugio dei peccatori, ricorro io che sono il più miserabile di tutti. Vi ringrazio di quante grazie mi avete fatte finora, specialmente di avermi liberato dall’inferno che tante volte ho meritato. Io vi amo, Signora amabilissima, e per l’amore che vi porto vi prometto di volervi sempre servire e di far quanto posso, affinché siate amata anche dagli altri. Io ripongo in voi tutte le mie speranze, tutta la mia salvezza; accettatemi per vostro servo ed accoglietemi sotto il vostro manto, o Madre di misericordia. E giacché siete così potente presso Dio, liberatemi da tutte le tentazioni; oppure ottenetemi la forza di vincerle sino alla morte. Non mi lasciate fintanto che non mi vedrete già salvo in cielo a benedirvi ed a cantare le vostre misericordie per tutta l’eternità. Amen. (Sotto il Vostro Manto di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori).

Maria, Madre dell'Amore, amaci intensamente. Ora più che mai ne abbiamo bisogno. La terra, che tu stessa hai conosciuto, è piena di angosciosi problemi. Proteggi coloro che, turbati dalle difficoltà  o avviliti dalla sofferenza, sono presi da sfiducia e da disperazione. A coloro cui tutto va male, dona conforto; suscita in loro la nostalgia di Dio e la fede nel suo infinito potere di soccorso. Ama coloro che non sanno farsi amare e che la gente non ama più. Consola coloro a cui la morte o l'incomprensione ha strappato gli ultimi amici e si sentono terribilmente soli. Abbi pietà delle mamme che piangono i loro bambini perduti o ribelli o infelici. Abbi pietà dei genitori che non hanno ancora lavoro e sono nell'impossibilità di dare alla propria famiglia pane abbondante e istruzione. Che la loro umiliazione non li abbatta. Dona loro coraggio e tenacia nel riprendere giorno dopo giorno la propria avventura, nell'attesa di giorni migliori. Ama coloro a cui tutto va bene, e che, illudendosi di aver raggiunto quaggiù lo scopo della vita, ti hanno dimenticato. Ama coloro a cui Dio ha donato bellezza, beni e forti sentimenti, perché non sciupino questi doni in cose inutili e vane, ma con essi facciano felici coloro che ne sono sprovvisti. Ama, finalmente, coloro che non ci amano più. Maria, Madre dell'Amore, madre di tutti noi, donaci speranza, pace, amore. Amen. (Maria, Madre dell'Amore di G. Perico S.J.).



Cari figli! Oggi vi invito a pregare per la pace, la pace è in pericolo, pregate di più, pregate col cuore! La Madre prega con voi ed intercedo presso mio Figlio per tutti voi. Grazie cari figli perchè anche oggi avete risposto alla mia chiamata. (Messaggio del 20 Febbraio 2015 ad Ivan).

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